#236 - 12 marzo 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

La situazione nel report della Commissione Europea

Allarme fiumi europei

Salviamo la Direttiva Acque!

I fiumi europei stanno soffrendo.Nonostante l’Europa sia dotata di una forte normativa sull’acqua, nel suo ultimo report, la Commissione Europea fa un ritratto a tinte fosche sull’applicazione della Direttiva europea Acque(2000/60/CE): gli Stati Membri non sono sulla buona strada per conseguire, entro il 2027, l’obiettivo del “buono stato ecologico”, previsto dalla normativa comunitaria per i fiumi, i laghi, le zone umide, i corsi d’acqua, le acque sotterranee e le acque di transizione e costiere.

Allarme fiumi europeiAllarme fiumi europei

In particolare, in Italia la situazione delle acque dolci è grave e l’inadeguata applicazione della Direttiva è testimoniata dal fatto che solo il 43% dei 7.494 fiumi avrebbero raggiunto un “buono stato ecologico”, come richiesto dalla Direttiva Acque, mentre il 41% è ben al di sotto dell’obiettivo di qualità e un 16% non è stato nemmeno classificato. Per i 347 laghi del nostro Paese la situazione è ancora più grave visto che appena il 20% è “in regola” con la normativa europea.

Allarme fiumi europei

   Nella prima vignetta: Direttiva Acque - Buona qualità delle acque  
   Recupero delle aree umide! Passaggi per i pesci! Fiumi liberi di scorrere! Sì!  
   Nella seconda vignetta: Dai, facciamolo più tardi! - No! Il momento è adesso!

Allarme fiumi europeiAllarme fiumi europei

Cosa si può fare? Dare forza alla Direttiva sulle Acque europee, innanzitutto, una legge molto forte dell'Unione Europea che protegge fiumi, ruscelli, zone umide, acque costiere e falde acquifere. Secondo questa legge entro il 2027 i Paesi dell'Unione Europea devono riportare le proprie risorse idriche a un buono stato di salute. Nonostante questo, la situazione sta peggiorando sempre più; e ora molti Stati membri vogliono addirittura modificare la Direttiva, indebolendone la forza legislativa.

Allarme fiumi europeiAllarme fiumi europei

Moltissime associazioni che hanno a cuore l'ambiente si sono quindi messe d'accordo per far sentire la voce dei cittadini alla Commissione Europea affinché continui a difendere le nostre acque. Già oltre 330.000 cittadini hanno detto la loro: proteggiamo insieme le acque europee!

Allarme fiumi europeiAllarme fiumi europei

Alla Campagna #ProtectWater aderiscono 100 ONG europee e nel nostro Paese la Coalizione “Living Rivers” Italia (oltre 20 tra enti e associazioni: AIAPP, AIIG, AIPIN, APR, ARCI, Associazione Watergrabbing, CATAP, CIRF, Federazione Pro natura, CISBA, Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi Free Rivers Italia, FIPSAS, Gruppo 183, INU, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, LIPU, SIEP, SIGEA, Spinning Club Italia, Slow Food, Touring Club Italiano e WWF Italia).

Allarme fiumi europei

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.