#234 - 19 gennaio 2019
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Incidenti

di Giuseppe Sanchioni

Ebbene sì, siccome la realtà supera sempre la fantasia, è successo anche questo.
All’edizione 2019 di Las Vegas del CES, la fiera della tecnologia di consumo tenutasi ai primi di gennaio, un’auto Tesla a guida autonoma ha investito un robot della Promobot che stava attraversando la strada.

Forse l’auto era distratta oppure ha pensato che il robot si fermasse e guardasse chi sopraggiungeva. D’altra parte anche il robot poteva essere distratto oppure ha pensato che siccome era sulle strisce l’auto si sarebbe fermata comunque.
Dopo un fatto del genere nascono alcune riflessioni. Prima di tutto una riflessione filosofica: se erano due intelligenze perché si sono scontrate?
Non potevano accordarsi?
Poi una riflessione economica: è singolare constatare che tutta questa intelligenza artificiale, su cui si investono miliardi di dollari ogni anno, si comporti esattamente come l’intelligenza naturale, il cui costo è molto minore, anzi quasi nullo visto che ognuno di noi ne nasce opportunamente, chi più chi meno, dotato.

Ogni persona-naturale che guida un’auto-non-autonoma avrebbe potuto mettere tranquillamente sotto gratis un pedone-naturale che attraversava la strada, semplicemente investire un pedone senza investire un dollaro in programmi, computer, hardware e software.
E che sarebbe successo se ci fosse stato anche un vigile-robot con la sua versione di intelligenza artificiale?
Avrebbe multato l’auto togliendole un po’ di megabyte di memoria?
Avrebbe fatto lo sgambetto al robot per fermarlo? Sarebbe stato messo sotto anche lui?

Nonostante lo scontro fra due intelligenze artificiali abbia prodotto gli stessi danni dello scontro di due intelligenze naturali, una certa differenza rispetto al caso umano esiste: la macchina-autonoma si è fermata (forse) per soccorrere la vittima-robot. E questa potrebbe essere l’unica cosa che giustifica i costi della ricerca che le case automobilistiche sopportano.
Qualcuno ha ipotizzato anche che il software della Tesla fosse di livello 4, cioè quello che richiede comunque un guidatore umano attento.

Chissà se anche il robot fosse di un qualche livello che richiedeva un badante umano. Saremmo in un caso di Intelligenza Artificiale Assistita Da Intelligenza Di Badante Naturale: roba da psichiatria cibernetica!
Certo non vorrei essere nel perito assicurativo che tratterà il CID (a questo punto rigorosamente in un file PDF su Web) ma, forse in America, già hanno previsto il Perito Artificiale per risolvere questi casi.

Comunque a Roma siamo molto più avanti perché i nostri guidatori già pensano di avere per le mani automobili di livello 5 o superiore, che sarebbe quello che dovrebbe consentire al guidatore (umano) di dormire profondamente. Infatti si vede quotidianamente gente che mangia, beve, fuma, litiga con la moglie, discute coi figli, ascolta la radio, gesticola col navigatore, manda SMS e telefona col cellulare. E la macchina va da sola…

Benvenuti nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Non so se mi fiderei di viaggiare in un’auto che si guida da sola. Certo che se cercasse da sola anche il parcheggio…

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.