Milano - Teatro Manzoni
Il Padre
Un padre, la figlia ed un male incurabile
di Roberto Bonsi
“Il Padre” è una garbata commedia, che racconta di un “entroterra” molto, molto triste. Ha un “cast” di prim’ordine dove primeggia il “grande” Alessandro Haber, - nato il quel di Bologna, la “Dotta”, nel 1947 è un attore, regista e cantante italiano, nato da padre ebreo di origine romena, e da madre italiana - che in questo lavoro, per la sua interpretazione e per la sua notevole mimica, raggiunge “alte vette”.
Al suo fianco, e gli fa da autentica “spalla”, senza fare la “primadonna”, ecco una brava Lucrezia Lante della Rovere, nobildonna nella vita, con il titolo di Marchesa, e sempre più valida attrice di teatro, cinema e televisione.
Il tema che unisce i vari quadri dell’opera teatrale in questione, uniti da una sorta di “flashback” è purtroppo una malattia inesorabile, e senza scampo, l’efferato morbo di Alzheimer.
Questa commedia ha debuttato nel 2012 al Teatro Hébertot di Parigi e due anni dopo ha vinto l’importante “Premio Molières”.
Nel 2015 dopo ben tre stagioni di grande successo in terra di Francia, “Il Padre” viene adattato per il grande schermo, e viene così realizzata una pellicola dal titolo: “Florida”. Di seguito viene rappresentato anche in Inghilterra per poi approdare in quel di Broadway a New York.
L’ingegner Andrea, questo è il nome del padre, tende a mostrare i primissimi segni della malattia, mentre Anna, sua figlia, a lui legatissima, cerca di aiutarlo in tutti i modi, invitandolo a casa sua, nell’ampio appartamento che condivide con il consorte.
Anna pensa sia questa la miglior soluzione, ma non è cosi … . Andrea si rivela una persona oltremodo fantasiosa, che non vuole affatto rinunciare alla propria indipendenza.
Pian piano, l’ingegnere si aggrava gettando i familiari nello sconforto e nel dolore, e gli stessi dovranno prendere controvoglia, ulteriori non facili decisioni.
Piero Maccarinelli, il regista di questa versione italiana, seguendo lo stile espresso dall’autore della commedia, l’eccellente Florian Zeller , ha cercato, riuscendovi, di dare una … mano leggera nel trattare questa storia cosi tanto delicata.
Lievi sorrisi, un po’ di ironia, molta intelligenza e tanta delicatezza, hanno reso questa opera, che sui palcoscenici d’Italia dura un’ora e trenta circa, una sorta di …“faro”, per i familiari, e per i medici e gli operatori sanitari, che svolgono a tutto campo la loro quotidiana battaglia contro questa malattia, che pone chi né è colpito in una situazione di persona inerme e praticamente collocata quasi in un’ altra dimensione di vita.
Gli altri attori ed attrici in scena, sono: Paolo Giovannucci, Riccardo Floris, Ilaria Genatiempo e Daniela Scarlatti.
L’allestimento scenografico è a cura di Gianluca Amodio, ed i costumi sono di Alessandro Alai, mentre le musiche sono curate dal Maestro Antonio Di Pofi.
Haber & Co., gireranno l’intero nostro “Stivale” in lungo ed in largo. La commedia in questione sarà fino al 27 gennaio al Teatro Manzoni di Milano, poi si sposterà a Mondovì, a Casale Monferrato e a Vercelli, per poi calcare le scene del Teatro La Pergola di Firenze, poi a Piacenza, San Severino Marche, Lendinara nel rodigino, ad Arcore in Brianza, a Ferrara, al Comunale “Abbado”, a Genova, Frosinone, Caserta, Padova, e cosi via … . l’elenco è molto lungo pertanto abbiamo tralasciato molte altre date.
E’ un testo quello de: “Il Padre” molto coinvolgente per il pubblico, sempre folto, presente in sala, il quale non lesina gli applausi, ad ogni … sortita emozionale.
A dir il vero, come si faceva un tempo ormai molto lontano, si potrebbe davvero fare una riduzione teatral-televisiva dell’opera in questione, se non su RAI1 almeno sulla preposta RAI5 od anche altrove, questo anche per poter raggiungere un maggior pubblico e responsabilizzarlo così su questa tematica, che colpisce tante persone in così tante famiglie.
Tornando al copione, Anna si trova così a diventare la … madre di suo padre, un ruolo inedito e complesso, nei riguardi del padre malato.
Ad ogni tappa di questo …” viaggio” del dolore, che tende a dare una sorta di vivida speranza per il futuro della ricerca, nei “foyers” dei vari teatri, verrà allestito un banchetto raccolta fondi a favore dell’A.I.M.A. (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer).