#229 - 27 ottobre 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Musica e Strumenti

In occasione del Festival "Flautissimo"

Il flauto

Potrebbe sembrare semplice, ma non lo è se non lo si conosce a fondo e se non se ne utilizzano tutte le potenzialità. Parliamo del flauto: occorre saper bene amministrare il meccanismo di chiavi che si trovano allineate nel corpo centrale dello strumento per ricavarne, attraverso il foro di insufflazione, le sonorità gravi e i registri acuti.

Il flautoIl flauto

Il flautoIl flauto

il suo suono risulta brillante e struggente, e in virtù di queste sonorità il flauto ha avuto e ha tutt'ora grande popolarità nella musica, classica, professionale e amatoriale. Una certa iconografia che riproduce il passato, e in base ad antichi intonaci dipinti, ci mostrano uomini che suonano strumenti, più o meno rudimentali, attraverso il loro fiato; ma venendo più avanti nel tempo, possiamo affermare che il flauto presente ai nostri giorni - via la forma conica, si alla forma cilindrica - ha visto la luce verso la metà del secolo XIX grazie al musicista Boehm, flautista tedesco.

Il flautoIl flauto

La famiglia dei flauti annovera tre o quattro modelli di strumento ciascuno dei quali si avvale di particolari estensioni, e comunque tutti hanno una posizione centrale nelle orchestre: alloggiano infatti vicino agli oboi e subito dietro le viole.
E' da questa posizione che due grandi esecutori: James Galway e Jean-Pierre Rampal, sono riconosciuti primi fra molti, e anche grazie a loro se milioni di appassionati hanno potuto apprezzare interamente le musiche di Mozart, Ravel, Debussy particolarmente e genialmente generosi nell'indicare l'uso questo strumento nei loro indimenticabili spartiti.

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