#228 - 13 ottobre 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Pagine Preziose

Finalista del Premio Viareggio Rèpaci 2018 per la saggistica

Conoscere il paesaggio

Mindscape

Vittorio Linciardi

Raffaello Cortina Editore

"Mindscape" è un neologismo per evocare il rapporto tra psiche e paesaggio e collocarci a metà strada, là dove dobbiamo stare: con la psiche nel paesaggio e il paesaggio nella psiche.
Guidato da bussole psicoanalitiche, letterarie e neuroestetiche (da Searles a Winnicott, da Schnitzler alla Dickinson, da Zeki a Gallese), Vittorio Lingiardi ci invita a ripensare l'idea di ambiente e, in particolare, di paesaggio elettivo.
Un luogo che cerchiamo nel mondo per dare forma e immagine a qualcosa che è già in noi.
Al tempo stesso una scoperta, un'invenzione e un ritrovamento.
Fiumi, montagne, ruderi e spiagge abitano la nostra mente, i nostri viaggi e i nostri sogni.
Come oggetti psichici sono immersi nella nostra memoria, e forse risalgono al primo incontro con il volto di chi ci ha guardato. O ha distolto lo sguardo.

Per stare al mondo dobbiamo conoscere il paesaggio. Soprattutto, dobbiamo avere molti luoghi dentro di noi per avere qualche speranza di essere noi stessi.

«Lingiardi parla a viaggiatori, psicoterapeuti, poeti e giardinieri.
Tutti uniti in un cammino che ha tre tappe: avvolgersi nell'ambiente, condividerlo con chi ci è vicino, cambiare.» (Corriere della sera).

«Un brillante e colto esempio di scrittura dal forte carattere evocativo, in grado di fare risuonare corde profonde grazie a una narrazione lineare e mai pedante, che accompagna il lettore in un originale percorso multidisciplinare, animato da una sapiente ed equilibrata miscela di parole ed immagini.» – (Ludovico Pratesi, Alfabeta2).

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