#227 - 28 settembre 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrą  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerą  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puņ durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pił importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma pił potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltą  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensģ nella capacitą  di assistere, accogliere, curare i pił deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltą  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositą , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Il balcone

di Dante Fasciolo

Oggi chi cerca casa pensa alla grande terrazza,
simbolo di distinzione, anche se le stanze
sono sempre più piccole e i soffitti sempre più bassi.
Un tempo non lontano però ad una casa comoda
si affiancò un di più…il balcone...un optional diremmo,
entrato nel vanto sociale ed architettonico,
tale da essere considerato un lusso pratico
da prevedere in ogni umile casa di ogni più remoto paesino…
e, complice il balcone, con quale sussiego
le comari scambiavano cordiale conversale,

  • e a volte, con quanto sdegno o ira o passione –
    parole di risentiti pettegolezzi o invettive.

Ma se al tempo il balcone ha perduto questo afflato,
un altro ne ha conquistato di carattere politico.
E’ tipico dei dittatorelli sudamericani
affacciarsi al balcone e arringare le folle plaudenti,
promesse rassicuranti, azioni inconcludenti
spesso sfociate in lotte e rivoluzioni nefaste;
e cosƬ ĆØ in Asia e in Africa…
il fascino di vedere sudditi dall’alto…

Anche dalle nostre parti il fenomeno alligna bene,
piccoli gerarchi autoritari e dispotici
armati di parole ā€œvoglioā€ e ā€œpretendoā€
applicano un ā€œcarpe diemā€ miracolosamente piovuto
e piegano ingenue masse alle loro congenite incapacitĆ .

Non sono Duci…non ne hanno la statura..
ma al loro grido scandito dal balcone:
ā€œrappresentiamo undici milioni di elettori…!ā€
giĆ  si alza un’eco sinistra: ā€œā€¦otto milioni di baionette !ā€ …
e come siano finiti quegli applausi
tristissime pagine di storia raccontano.

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