#111 - 17 novembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerŕ  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Incontro e confronto fra le forme della scrittura e della scena

Teatro Argentina - Roma

Ritratto di una capitale

24 scene di una giornata a Roma

Ritratto di una capitaleRitratto di una capitale

Ritratto di una Capitale. Ventiquattro scene di una giornata a Roma è il cuore di Prospettiva Roma, la linea che attraversa l’intera stagione dedicata alla Capitale. Format già sperimentato nel 2000 a Milano, con la cura di Antonio Calbi e Oliviero Ponte di Pino, rappresentò un avvenimento forte, ancora impresso nella memoria di chi vi prese parte, fra artisti e spettatori. Alcuni dei tasselli creati ad hoc per quell’occasione sono diventati spettacoli completi e di successo (uno per tutti, Mai morti!, sul ritorno dei neofascisti, scritto da Renato Sarti e interpretato da un inedito Bebo Storti).

Ritratto di una capitaleRitratto di una capitale

Questo “polittico di Roma” è un evento che, attraverso il teatro, osserva e indaga il tempo della città, raccontando ventiquattro ore, ventiquattro luoghi, ventiquattro storie di una giornata qualsiasi della Roma di oggi. Un racconto a più voci e trans-generazionale che descrive la città nei suoi vari aspetti, fra invettive di rabbia e dichiarazioni d’amore, realizzato da scrittori e persone di teatro che vivono da tempo in città.
Partiti dalla domanda: può il teatro, possono le diverse forme della scrittura drammaturgica, i diversi modi dell’attore, disegnare il ritratto di una città, farsi specchio di una comunità e del suo tempo di vita quotidiano?
Si è immaginato, così, un affresco a 48 mani, un vero e proprio “ritratto” che abbia anche i modi dell’epica, della poesia, della trasfigurazione, composto di ventiquattro tasselli corrispondenti alle ore di una giornata: abbiamo chiesto a ventiquattro autori, alcuni giovani e altri già affermati, di tutte le indoli poetiche e estetiche, mescolando generazioni e stili, di scrivere un “atto” teatrale, ambientato in un luogo e un’ora precisi, e di narrare ciascuno una storia.

Ritratto di una capitaleRitratto di una capitale

Accanto a drammaturghi che da tempo lavorano in città, sono stati invitati a scrivere per il teatro anche autori che per la prima volta si misurano con questa forma espressiva, per offrire una possibilità di incontro e di confronto fra le forme della scrittura e della scena. Ciascuno di questi testi compone una tessera del mosaico che nell’arco di una settimana verrà offerto alla città e ai suoi cittadini: i testi saranno messi in scena dal regista Fabrizio Arcuri, complice di questa idea-sfida, con una piccola folla di interpreti.
La colonna sonora di questa creazione sarà composta e eseguita dal vivo dal gruppo romano Mokadelic. Il set virtuale di un progetto video curato da Luca Brinchi, Roberta Zanardo/Santasangre e Daniele Spanò farà da cornice scenografica a questo straordinario affresco di Roma. Il progetto è una creazione collettiva - la coralità è la sua peculiarità e la sua forza - e vuole rappresentare anche una sorta di “manifesto poetico e politico” del nuovo ciclo del Teatro di Roma.

Ritratto di una capitale

Se questa “visione” avrà esito felice, sarà ripetuta nella prima parte di ciascuna stagione del quadriennio della conduzione di Antonio Calbi, e dunque avrà quattro edizioni, sul palcoscenico del Teatro Argentina o in altri siti emblematici della Capitale, con il coinvolgimento di un'altra squadra di autori, per ogni edizione, in modo da arrivare a un totale di 96 autori coinvolti. Si sta riflettendo a un possibile sviluppo del progetto anche in chiave internazionale, con il ritratto delle città capoluoghi delle regioni italiane (Ritratto di una Nazione), delle capitali dei Paesi dell’Unione Europea (Ritratto d’Europa) e di 24 capitali dei diversi continenti (Gran Teatro del Mondo).

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