Agenda ambientalista 2018
per la ri-conversione ecologica del Paese:
Punti prioritari di intervento nella XVIII legislatura
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1 -
La situazione globale è sempre più critica: la pressione umana nei confronti dei sistemi naturali e i modelli economici perseguiti dalle nostre società sono ormai insostenibili. I prossimi cinque anni sono fondamentali per avviare nel concreto un’impostazione economica capace di mantenere l’azione umana entro i limiti biofisici dei sistemi naturali del nostro pianeta nel rispetto dell’equità e della prosperità per ogni essere umano.
L’Italia è un Paese del G7 e può e deve svolgere un ruolo importante in questo contesto, anche per contribuire alla concretizzazione dell’Agenda 2030 con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che tutti i paesi del mondo hanno sottoscritto alle Nazioni Unite nel 2015. Pertanto dobbiamo essere capaci, in particolare deve esserlo la politica, di creare le condizioni per un nuovo modello economico che sia finalmente in grado di dare valore alla ricchezza del capitale naturale, di un nuovo Patto Sociale basato sulla sostenibilità e che consideri come inscindibili la dimensione ecologica e quella economica e sociale dello sviluppo.
Tutto ciò in coerenza con gli accordi della comunità internazionale, in particolare per quanto riguarda l’applicazione dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici; a contribuire all’attuazione della Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile presentata all’High Level Political Forum delle Nazioni Unite del luglio 2017 e che, con il coordinamento della Presidenza del Consiglio, è necessario sia declinata in azioni concrete e efficaci per raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030
L’Agenda Ambientalista 2018 con le sue proposte vuole costituire un contributo alla ri-conversione ecologica del Paese rivolto alle forze politiche di maggioranza e al Governo. Le 23 Associazioni promotrici dell'Agenda Ambientalista 2018 sono: Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, Fare Verde, Federazione Pro Natura, FIAB, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridica Onlus, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d'Italia, SIGEA, Slow Food Italia, TCI, VAS, WWF.
 ENERGIA E CLIMA Approvare entro i primi 100 giorni gli strumenti regolatori e legislativi per dare attuazione alla fuoriuscita dall’utilizzo del carbone nella produzione elettrica entro il 2025; rilanciare le energie rinnovabili; definire il percorso per la decarbonizzazione dell’economia; stilare in modo partecipato il Piano Nazionale Clima ed Energia, richiesto dalla UE entro quest’anno, nonché la Strategia di Decarbonizzazione a lungo termine; perfezionare il Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
2 -
ď‚· TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
Definire un Piano nazionale della mobilitĂ che aggiorni il Piano Generale dei
trasporti e della Logistica del marzo 2001 e che scelga e sostenga le modalitĂ e i
vettori di trasporto sostenibili (treno, autoveicoli elettrici e mobilitĂ dolce), avendo al
centro la domanda di mobilità dei cittadini e partendo da un’analisi delle principali
problematiche di saturazione, congestione e inquinamento da traffico, esistenti nel nostro
Paese, non riproponendo un semplice elenco di opere da realizzare. Un Piano che tenga conto
del Piano Nazionale della MobilitĂ ciclistica che dovrebbe essere approvato entro il
5/7/2018, come previsto dalla Legge Quadro 2/2018. Nel campo delle scelte infrastrutturali
per liberare risorse utili agli investimenti veramente necessari, compiere uno screening su
quale sia il quadro reale degli impegni giuridicamente vincolanti derivanti
dall’eredità della legge Obiettivo per procedere all’abbandono degli interventi più
insostenibili o alla project review di quelli strettamente necessari. Nel campo della
mobilitĂ , procedere alla riforma del Codice della strada sulla base del testo giĂ
approvato dalla Camera nella passata legislatura.
ď‚· VALUTAZIONI AMBIENTALI
Garantire la piena e omogenea applicazione della Valutazione di Incidenza
(VINCA) a tutela della Rete Natura 2000 e modificare sostanzialmente il d.lgs. n.
152/2006 in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (TU Ambiente),
recentemente riformato (legge 104/2017), stabilendo almeno che:
a) la procedura di VIA venga
effettuata sul progetto definitivo;
b) i membri della Commissione VIA siano selezionati
attraverso procedure di evidenza pubblica e requisiti di alta competenza e professionalitĂ ;
c) sia definito, finalmente, un quadro sanzionatorio severo e proporzionale all’eventuale danno
arrecato nei confronti di chi abbia realizzato progetti senza la procedura di VIA o non
rispettando le prescrizioni ambientali.
ď‚· CONSUMO DEL SUOLO
Approvare un provvedimento che semplifichi l’iter di abbattimento delle
costruzioni abusive e riprendere, con le opportune modifiche, il testo del ddl sul
consumo del suolo e il riuso del suolo edificato discusso nella XVII legislatura,
approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati nel maggio 2016, introducendo le
proposte migliorative discusse al Senato e quelle richieste dalle Associazioni ambientaliste.
ď‚· DIFESA DEL SUOLO
Sostenere e rafforzare il ruolo delle AutoritĂ di Distretto, dando piena attuazione ai
piani di Gestione delle Acque e ai Piani per i rischio alluvionale per garantire la
manutenzione del territorio e contribuire a rendere operativa la politica di
adattamento ai cambiamenti climatici, chiarendo meglio, nel contempo, quali siano
funzioni e competenze delle Struttura di Missione “Italia Sicura” e della Struttura
di Missione “Piano Casa Italia” presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
ď‚· USI CIVICI
Realizzare una carta nazionale delle terre civiche e un censimento dei demani
civici illegittimamente occupati da soggetti senza titoli validi e/o destinate a
utilizzi impropri.
3 -
ď‚· BONIFICHE
Definire una strategia nazionale per garantire l’avvio concreto degli interventi di
bonifica dei siti inquinati, sviluppando tutte le migliori tecnologie per favorire le
operazioni direttamente in situ, grazie anche all’istituzione di un Fondo nazionale per
le bonifiche dei siti orfani (senza piĂą padrone) sul modello del Superfund statunitense e
alla modifica del quadro normativo che garantisca l’effettiva applicazione del
principio “chi inquina paga” e favorisca l’affidamento/acquisizione da parte
dello Stato dei siti orfani.
ď‚· RIFIUTI
Riformare le politiche di prevenzione, adottando un programma nazionale
capace di coordinare i programmi regionali, dotato di proprie risorse e intervenire
subito con norme innovative che, almeno: a) introducano schemi di responsabilitĂ
estesa del produttore (EPR) per l’industria e la distribuzione alimentare; b)
fissino obiettivi minimi di prevenzione e riciclaggio, da raggiungere attraverso
un’impiantistica adeguata, dei rifiuti, compresi quelli da costruzione e
demolizione (C&D); c) fissino una cauzione sugli imballaggi monouso, contribuendo
così al superamento del fenomeno del littering e della dispersione dei rifiuti nell’ambiente
 BIODIVERSITA’ ED AREE PROTETTE
Garantire una tutela efficace della biodiversitĂ e delle aree protette, innanzitutto,
attraverso:
a) la piena attuazione delle Direttive comunitarie 92/43/CE “Habitat”
e 2009/147/CE “Uccelli” sulla base delle 15 azioni previste dal “Piano d’azione per la
natura, i cittadini e l’economia” e il superamento di tutti i ritardi, contestati
dall’Europa sulla designazione, definizione delle misure di conservazione,
gestione e finanziamento della Rete Natura 2000;
b) l’impostazione della Strategia Nazionale della Biodiversità 2020-2030, quale contributo agli SDGs 2030;
c) la realizzazione entro il 2020 della terza Conferenza Nazionale sui Parchi e le
altre aree naturali protette per rilanciare la missione prioritaria della conservazione della
natura;
d) il perfezionamento dell’iter istitutivo dei Parchi Nazionali e delle Aree
Marine Protette giĂ finanziate;
e) il superamento dello stato di precarietĂ per i Parchi nazionali che non hanno ancora presidenti, direttori e consigli direttivi nominati o operativi;
f) l’approvazione di un Piano Nazionale di Conservazione del Lupo che
escluda ogni ipotesi di abbattimento legale;
g) la piena applicazione del Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici,
approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 30 marzo 2017;
h) - l'abolizione del Decreto legislativo n. 240 del 2016 che, in violazione del diritto internazionale
e comunitario, ha attribuito alle Province autonome di Trento e Bolzano la
facoltà di variazione dell’elenco delle specie cacciabili, anche con riguardo a quelle
protette e particolarmente protette.
ď‚· MARE
Rispondere adeguatamente agli obblighi e alle strategie comunitarie per una
migliore tutela del mare:
a) dando piena attuazione alla Strategia Marina
italiana (in coerenza con Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino adottata
nel 2008);
b) implementando la Direttiva Europea sulla Pianificazione Spaziale
Marittima con piani di gestione spaziali nel rispetto dei limiti dell’ecosistema
marino;
c) dando piena attuazione anche in Italia alla Politica Comune sulla
Pesca;
d) dando piena attuazione alla strategia europea sulla riduzione della
plastica, con il duplice obiettivo di tutelare l'ambiente e il mare e di porre le basi per una
nuova economia circolare;
e) dichiarando una lotta senza quartiere alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, migliorando controlli e monitoraggio;
f) impegnandosi per una migliore ed effettiva tutela dei cetacei presenti nelle acque
del Santuario Pelagos e nel Mediterraneo Nord Occidentale;
g) assicurando piena dignitĂ e funzionalitĂ alle aree marine protette fino a oggi troppo trascurate.
ď‚· MONTAGNA
Avviare adeguati provvedimenti legislativi per le zone montane al fine di
preservarle per le future generazioni e di assicurare i servizi fondamentali per le
popolazioni residenti. Individuare anche un pacchetto di interventi concreti di immediata
applicazione per:
a) risanare e rilanciare il patrimonio naturalistico dei territori
dei Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e del Gran Sasso-Monti della Laga
fortemente colpiti dal terremoto del 2016;
b) vietare l’uso dei mezzi motorizzati fuori strada nelle aree protette e nelle aree montane e introdurre in via generale
il divieto dell’eliski;
c) modificare i criteri di realizzazione delle nuove stazioni sciistiche e istituire un fondo nazionale a sostegno di progetti di turismo verde volti alla sostituzione delle attivitĂ sciistiche su pista, prendendo atto degli effetti del cambiamento climatico.
ď‚· BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
Rafforzare la tutela:
a) procedendo senza ulteriori ritardi, dopo quasi 15 anni dall’entrata in vigore del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.lgs. n. 42/2004), acompletare la stagione della pianificazione paesaggistica definita nello stesso Codice;
b) rivedendo la legislazione vigente, a cominciare dalle norme contenute nel
decreto Sblocca Italia (dl n. 133/2014) e nella Riforma della Pubblica Amministrazione (legge
n. 154/2016), cancellando le disposizioni mirate a bypassare la pianificazione
urbanistica, l’autorizzazione paesaggistica delle Soprintendenze e i vincoli sugli
immobili demaniali, oltre a quelle volte alla semplificazione delle procedure
autorizzative della Conferenza dei servizi.
ď‚· AGRICOLTURA
Conciliare agricoltura ed ecologia:
a) sostenendo in sede europea una radicale
riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post 2020 che promuova un nuovo
modello di agricoltura basata sui principi dell’agroecologia;
b) predisponendo ed attuando un Piano Nazionale per l’Agroecologia;
c) promuovendo lo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica per perseguire l’obiettivo del 50% della SAU
(Superficie Agricola Utilizzata) nazionale certificata entro il 2030 e il 100% nelle aree protette,
grazie anche all’approvazione di una nuova Legge quadro nazionale sull’agricoltura
biologica;
d) garantendo un’adeguata revisione e piena attuazione del *PAN
pesticidi post 2019; e) stabilendo il divieto assoluto di coltivazione di prodotti
OGM e la corretta regolamentazione dei prodotti ottenuti con le cosiddette "New
breeding techniques" (NBT); f) garantendo il benessere degli animali da reddito,
nel rispetto delle normative comunitarie.
 TURISMO E AMBIENTE Definire una visione del ruolo del turismo sostenibile per il Paese e far crescere qualitativamente l’offerta per rendere l’Italia più competitiva sul mercato internazionale, attraverso anche la redazione di un Piano nazionale per la qualità per consentire alle imprese di riposizionarsi e di sperimentare progetti di rete che impegnino gli operatori in percorsi condivisi e di crescita comune, tenendo conto delle peculiarità dei territori più sensibili dal punto di vista economico e sociale (Mezzogiorno) e ed ambientale (aree di pregio tutelate dalla normative comunitaria e nazionale).
5 -
 MINISTERO DELL’AMBIENTE
Garantire una maggiore capacità di manovra al Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare:
a) incrementando adeguatamente il suo bilancio
annuale che oggi si attesta a 880 milioni (mentre nel 2009 era di 1.200 milioni di
euro l’anno e nel 2008 di 1.650 milioni di euro); b) rafforzando e qualificando la
sua struttura amministrativa, che oggi vede per ogni dipendente (poco piĂą di 500) un
consulente proveniente dalla SOGESID SpA (circa 500), piĂą altri 200 consulenti e registra un
deficit di 10 dirigenti: dei 33 dirigenti previsti in pianta organica ce ne sono 23, di cui 16
personale di ruolo, 4 provenienti da altre amministrazioni e 3 provenienti dall’esterno.
ď‚· ANDARE OLTRE IL PIL
Avviare un processo istituzionale che conduca all’adozione e all’attuazione
concreta nelle politiche di settore di nuovi indicatori oltre il PIL per la valutazione
del progresso e del benessere e procedere ad un monitoraggio della efficacia e alla
eventuale integrazione e/o sostituzione dei dodici indicatori di Benessere Equo e
Sostenibile (BES), di cui al decreto Ministeriale 16 ottobre 2017.
ď‚· DIRITTI E DELITTI AMBIENTALI
Innanzitutto, bisogna garantire da parte dell’Italia l’effettiva applicazione delle
norme europee in materia ambientale, con atti di recepimento formalmente e
sostanzialmente adeguati e rapidi, nonché rendere efficace ed effettiva
applicazione degli ecoreati:
a) attivando azioni di prevenzione e contrasto ai
reati ambientali piĂą rapide, con il miglioramento dei sistemi dei controlli ambientali
amministrativi, di polizia e giudiziari;
b) completando la riforma del sistema
sanzionatorio in tema di “reati ambientali”, con l’aggiunta di nuovi “delitti
ambientali” per la tutela della fauna selvatica:
c) definendo una modalitĂ unica
sul territorio nazionale per far confluire le sanzioni che vengono fatte pagare ai
responsabili dei reati contravvenzionali minori; d) rimuovendo la clausola di
invarianza dei costi per la spesa pubblica prevista nella legge sugli ecoreati,
così come in quella che ha istituito il Sistema nazionale a rete per la
protezione dell’ambiente.
ď‚· INFORMAZIONE, EDUCAZIONE, FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE AMBIENTALE
Introdurre l’educazione per l’ambiente e per la sostenibilità (EAS):
a) nei piani di
studio della scuola e farne un elemento di attenzione nell'attivitĂ di orientamento allo
studio e al lavoro e nella formazione permanente degli adulti dando applicazione alle
indicazioni della Strategia UNECE (United Nations Economic Commission for Europe) per
l’ESS del 2005 sottoscritta dall’Italia;
b) attraverso la realizzazione Campagne
nazionali di educazione e informazione ambientale su alcune tematiche (quali ad
esempio cambiamenti climatici e dei cicli bio-geo-chimici, sul consumo di risorse naturali, sul
suolo, sul valore della biodiversitĂ , sulla convivenza con la natura selvatica e, in particolare, i
grandi carnivori, ecc..