#221 - 23 giugno 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Cultura e Società

Da un rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Un mondo malato

Nota di Raffaele Masto – Buongiorno Africa

Per il quinto anno consecutivo i rifugiati nel mondo aumentano.
Per il quinto anno consecutivo il numero dei profughi è un record.
Per il quinto anno consecutivo la stragrande maggioranza dei rifugiati è africano.

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Il rapporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha conteggiato nel 2017 ben 68,5 milioni di profughi.
Mai così tanti. A rendere preoccupante la situazione poi è l’incremento: il 2016 sul 2015 registrava un aumento di 300mila unità. L’incremento del 2017 sul 2016 è di oltre tre milioni di persone. Un dato che fa paura.
Il numero di rifugiati a livello globale è una sorta di segnale di malattia, come la febbre per un corpo umano. Se il mondo produce rifugiati è un mondo che non sta bene, che produce sofferenza contraddicendo la mitologia del progresso umano che dovrebbe invece allargare ed estendere il benessere. Insomma il nostro pianeta – e l’organizzazione sociale, politica ed economica che governa gli oltre sette miliardi di persone che lo abitano – è malato.

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Tutti quelli che ritengono che le migrazioni sono un male che affligge l’umanità si mettano il cuore in pace: sul nostro pianeta c’è un serbatoio di potenziali migranti che rende il fenomeno delle migrazioni inevitabilmente in crescita.
E, secondo i dati dell’UNHCR, l’Africa rappresenta il più grande serbatoio di migranti.
Dunque il Mediterraneo sarà sempre più attraversato da africani che cercano rifugio, protezione, o semplicemente una vita con qualche chances in più in Europa.

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Quali sono i principali serbatoi africani? Se si va a vedere si scopre che sono serbatoi che in molti casi noi stessi (per interessi, per ragioni economiche o politiche) abbiamo contribuito a riempire: la regione intorno al Lago Ciad, il Sud Sudan attraversato dalla guerra civile, la Repubblica Democratica del Congo con le sue immense ricchezze minerarie.

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