#214 - 24 marzo 2018
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerŕ il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Al

di Giuseppe Sanchioni

Parliamo di Intelligenza Artificiale, anzi di Artificial Intelligence (AI), in straniero, che detta così aumenta di molto il Quoziente Intellettivo (QI).

Grande scalpore ha suscitato la notizia dell’incidente occorso all’auto della UBER che conduce i test di guida autonoma. Essa infatti ha investito un pedone e sembra che il pilota umano che comunque supervisiona il sistema non sia riuscito ad intervenire per evitare l’impatto. Sembra però anche che il pedone abbia deciso di attraversare la strada fuori dalle strisce pedonali al buio.
E non è la prima volta che auto di test con sistemi a guida autonoma siano state coinvolte in incidenti di “percorso”. Però quello che sembra accomunare i fatti è che gli incidenti sono stati causati da soggetti che non hanno rispettato le regole. E questo è il problema: le nostre strade sono piene di gente e di buche che non rispettano le regole. Pedoni che non usano il marciapiede e camminano in strada, automobilisti che non rispettano i segnali, ammesso che li vedano, altri che non rispettano le file o i parcheggi, altri ancora distratti dai telefoni, buche troppo larghe che non ci passi sopra, buche a tradimento dietro una curva o invisibili perché piene d’acqua.

A questo punto sorgono due possibili spiegazioni del fenomeno.
La prima è che l’Intelligenza Artificiale sia geneticamente superiore all’intelligenza naturale. Problema facilmente aggirabile mettendo un po’ di bastardaggine naturale nei computer: e di questo gli stranieri potrebbero chiedere a noi italiani che ne sappiamo qualcosa.
Oppure questa evoluzione ha dato fastidio ai poteri forti che hanno cominciato a prendere le contromisure. Se tutti potranno acquistare un’auto anche senza patente perché non più necessaria che ne sarà dei gestori delle autoscuole? Si creeranno altri disoccupati e tutto un mondo andrà in crisi. E dopo di loro se le auto a guida autonoma, forti delle loro Intelligenze Artificiali non contaminate da quelli naturali, non commettessero più infrazioni, che ne sarebbe dei vigili urbani e dei comuni disastrati che cercano di risanare le loro casse asfittiche con le multe, i tutor, i permessi, e tutte le altre diavolerie che inventano? E se tutto andasse secondo le regole, come farebbero le assicurazioni ad aumentare la classe di merito degli automobilisti per raddoppiar loro il premio ed aggiungere tutte le clausole accessorie che inventano? E come potrebbero campare tutti quelli che vendono assicurazioni truffa con tagliandi fasulli? E come vivrebbero i ministeri senza le tasse sulla patente, i rinnovi, le visite mediche, gli esami dati decine di volte, i CQC, i certificati, e tutti i pezzi di carta che servono per andare avanti in questa società che definiscono 4.0 senza più carta?
Signori di UBER che avete interrotto i test, prima di riprenderli pensateci bene! Ancora non siamo usciti da una crisi economica devastante e già all’orizzonte se ne potrebbe aprire un’altra. Sarebbe l’estinzione di tutto un mondo, paragonabile forse solo a quella dei dinosauri. Se ne parlerebbe per millenni.

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