#211 - 17 febbraio 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Il catalogo astronomico si arricchisce di termini della tradizioni maya, aborigene, polinesiane e cinesi

Nello Spazio

Rinominate 86 stelle, tutte con nomi etnici

di certosino

Da oggi l'Universo è multietnico: infatti, il catalogo astronomico ufficiale delle stelle si arricchisce di ben 86 nuovi nomi, tutti ispirati a culture esotiche e di antiche civiltà.
Ecco allora che a brillare nel firmamento c'è la stella "occhi di leone", presa in prestito dalla tradizione sudafricana, la stella "nave" dal mondo arabo, fino a vocaboli delle civiltà maya, aborigeni, cinesi, copti, polinesiani e indù.

Nello Spazio

Ad illustrarli è una nota ufficiale dell'Unione Astronomica internazionale (Iau). "Il gruppo di lavoro che si occupa dei nomi delle stelle sta ricercando nomi tradizionali da culture di tutto il mondo, in modo da adottarne di unici che evitino confusione nei cataloghi astronomici e negli atlanti stellari - spiega il coordinatore del gruppo, Eric Mamajek -. Questi nomi ci aiutano a garantire che l'eredità immateriale astronomica lasciata nei secoli dagli osservatori del cielo provenienti da tutto il mondo sia preservata, in modo da essere usata anche nell'era dei sistemi planetari che ruotano intorno a stelle diverse dal nostro Sole".

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Nomi etnici...
Come riporta l'Ansa, la stella più luminosa che brilla nel nuovo firmamento multietnico è Delta Velorum, ribattezzata Alsephina, dal nome arabo Al-safinah (la nave), usato per la prima volta nel X secolo in riferimento alla costellazione Nave Argo, che secondo i greci raffigurava la nave degli Argonauti.

Nella costellazione del Toro troviamo poi la stella Theta-2 che prende il nome maya del piccolo uccello Chamukuy, mentre nella costellazione del Cane Maggiore la stella Sigma diventa Unurgunite, nome preso in prestito dagli aborigeni australiani Boorong

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...e Meltin pot.
Non mancano poi casi di "meltin pot" stellari, usati soprattuto nei sistemi di stelle binarie.
Ecco allora che in Mu1 e Mu 2 Scorpii si incontrano la cultura polinesiana e quella sudafricana: la prima stella è stata ribattezzata Xamidimura (occhi di leone), termine che indicava il sistema binario nella cultura del popolo africano Khoikhoi, mentre la seconda stella è diventata Pipirima, il nome di due gemelli appartenenti alla mitologia di Thaiti.

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