#211 - 17 febbraio 2018
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Cultura e Società

Il catalogo astronomico si arricchisce di termini della tradizioni maya, aborigene, polinesiane e cinesi

Nello Spazio

Rinominate 86 stelle, tutte con nomi etnici

di certosino

Da oggi l'Universo è multietnico: infatti, il catalogo astronomico ufficiale delle stelle si arricchisce di ben 86 nuovi nomi, tutti ispirati a culture esotiche e di antiche civiltà.
Ecco allora che a brillare nel firmamento c'è la stella "occhi di leone", presa in prestito dalla tradizione sudafricana, la stella "nave" dal mondo arabo, fino a vocaboli delle civiltà maya, aborigeni, cinesi, copti, polinesiani e indù.

Nello Spazio

Ad illustrarli è una nota ufficiale dell'Unione Astronomica internazionale (Iau). "Il gruppo di lavoro che si occupa dei nomi delle stelle sta ricercando nomi tradizionali da culture di tutto il mondo, in modo da adottarne di unici che evitino confusione nei cataloghi astronomici e negli atlanti stellari - spiega il coordinatore del gruppo, Eric Mamajek -. Questi nomi ci aiutano a garantire che l'eredità immateriale astronomica lasciata nei secoli dagli osservatori del cielo provenienti da tutto il mondo sia preservata, in modo da essere usata anche nell'era dei sistemi planetari che ruotano intorno a stelle diverse dal nostro Sole".

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Nomi etnici...
Come riporta l'Ansa, la stella più luminosa che brilla nel nuovo firmamento multietnico è Delta Velorum, ribattezzata Alsephina, dal nome arabo Al-safinah (la nave), usato per la prima volta nel X secolo in riferimento alla costellazione Nave Argo, che secondo i greci raffigurava la nave degli Argonauti.

Nella costellazione del Toro troviamo poi la stella Theta-2 che prende il nome maya del piccolo uccello Chamukuy, mentre nella costellazione del Cane Maggiore la stella Sigma diventa Unurgunite, nome preso in prestito dagli aborigeni australiani Boorong

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...e Meltin pot.
Non mancano poi casi di "meltin pot" stellari, usati soprattuto nei sistemi di stelle binarie.
Ecco allora che in Mu1 e Mu 2 Scorpii si incontrano la cultura polinesiana e quella sudafricana: la prima stella è stata ribattezzata Xamidimura (occhi di leone), termine che indicava il sistema binario nella cultura del popolo africano Khoikhoi, mentre la seconda stella è diventata Pipirima, il nome di due gemelli appartenenti alla mitologia di Thaiti.

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