Luoghi dimenticati
I tesori del Nord-Est
Di Angela Pederiva
Per un anno e mezzo non se n'era saputo più nulla, tant'è che molti ormai non ci speravano quasi più. Invece con uno scatto di reni a ridosso di fine legislatura, Babbo Natale è balzato da Roma a Nordest per portare 18,3 milioni di euro a 37 progetti di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, finanziati grazie all'operazione Bellezza@Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati. Chiese e palazzi, parchi e castelli, teatri e sentieri, tutti di proprietà pubblica, beneficeranno di contributi per restauri e riqualificazioni: soldi veri, trattandosi di uno stanziamento contenuto nella delibera del Cipe.
L'iniziativa varata dal governo Renzi, l'iniziativa era stata renziana anche nell'urgenza evidenziata dal presidente del Consiglio con l'annuncio del 9 maggio 2016: «Segnalateci i luoghi e le bellezze che hanno bisogno di un aiuto entro il 31 maggio. Sono pronti 150 milioni da assegnare entro il 10 agosto».
Chiocciolina d'ordinanza e via con le email: 139.759 candidature in pochi giorni, per un totale di 7.540 spazi distribuiti in 3.197 Comuni, di cui 2.497 collocati al Nord in 1.306 località . Ma solo il 19 giugno 2017 il nuovo premier Paolo Gentiloni aveva istituito la commissione per la selezione degli interventi, le cui attività si sono concluse lo scorso 15 dicembre, sicché i risultati sono stati annunciati solo in questi giorni. Gli esiti comunque premiano le proposte nordestine. Più di una su dieci, fra le 273 ammesse al sostegno finanziario, è infatti posizionata a queste latitudini: 28 progetti per 15.078.506 euro in Veneto, 8 per 2.291.000 in Friuli e 1 per 1.004.657,54 in Trentino.
Oltretutto a guidare la classifica nazionale degli importi è una richiesta bellunese: 2 milioni per la ristrutturazione del Tempietto e dell'ex chiesa di San Pietro a Mel. «Un piazzamento assolutamente insperato confida il sindaco Stefano Cesa, perché ci consente di completare il salvataggio delle opere della memoria al di là del primo stralcio, supportato dalla Regione con i fondi per il centenario della Grande Guerra. Non solo trasformeremo il sacrario in una sede di esposizioni e cerimonie e l'ex parrocchiale in un contenitore polifunzionale di eventi teatrali e musicali, ma riqualificheremo l'antico borgo del paese.
Scorrendo la lista degli interventi finanziati, ne spiccano alcuni di curiosi. Per esempio il Guant da Fodom della bellunese Livinallongo: 28.500 euro per il salvataggio non di un edificio, bensì di un abito, il più antico costume ladino finora conosciuto nella vallata fodoma . Oppure il Casel di Pier Paolo Pasolini nella pordenonese Casarsa della Delizia: 400.000 euro per allestire un parco letterario attorno all'ormai fatiscente struttura in cui lo scrittore insegnò negli anni '40 ai bambini delle elementari. Fra gli altri: 1.297.706 euro per fare dell'ex cinema Italia, nella veneziana Fossalta di Portogruaro, un centro di servizi sociali e culturali; 350.000 euro per l'itinerario dei Cimbri nella vicentina Crespadoro; 150.000 euro per la realizzazione di piste ciclabili e orti sociali lungo il dismesso tratto ferrato nella padovana Camin; 300.000 per la riapertura della vecchia latteria turnaria nell'udinese Dignano.