#209 - 20 gennaio 2018
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Religione

Una opportuna riflessione sull'anno appena concluso

Homo homini frater

di Antonio Gaspari

Il 2017 è stato costellato di eventi terribili. Conflitti, atti di violenza, terremoti, uragani… All’imperversare del male sembra non esservi limite.
In realtà l’amore, l’umanità, la speranza sfidano il male ogni giorno. E vincono il confronto. Come il sole che spunta dopo il buio della notte, la vita nasce e alimenta il suo impulso vitale.
Il più grande miracolo quotidiano è la nascita dei bambini. Più di 140 milioni nell’ultimo anno. 213mila ogni giorno, 8.875 ogni ora, 148 ogni minuto.
Questo dimostra che sono sempre di più gli uomini e le donne che si amano e creano il futuro generando nuova vita.
A questo proposito, il poeta Carl Sandburg ha scritto: "Un neonato rappresenta il convincimento di Dio che il mondo debba continuare". E il romanziere Larry Barretto ha aggiunto: "I bambini sono frammenti di polvere di stelle soffiati dalla mano di Dio".

Homo homini fraterHomo homini frater

A dispetto di coloro che avevano annunciato "la morte di Dio" e la scomparsa della religione, un sondaggio condotto dalla Gallup Organization ha dimostrato che la religiosità nel mondo è in forte aumento.
Sul versante della pace e del dialogo, il 2017 ha visto l’emergere di un fronte di popoli e di confessioni religiose che si è unito per spegnere i focolai di guerra e aiutare le vittime.
In questa prospettiva vanno viste le buone relazioni che Papa Francesco sta intessendo con i luterani, gli ortodossi e i cristiani di ogni confessione, ricucendo strappi che duravano da secoli.
Ed è incredibile ciò che il Papa è riuscito a fare nel dialogo con musulmani, sciiti e sunniti. Proprio nel momento di massimo conflitto, il Vescovo di Roma è andato in Egitto e, insieme al grande Imam Ahmad al-Tayyib, ha presieduto una conferenza sulla pace all’Università di al-Azhar, la più importante del mondo musulmano.

Homo homini fraterHomo homini frater

La situazione politica, i conflitti tra etnie e religioni, la povertà e le tentazioni estremiste, facevano di Myanmar e Bangladesh due Paesi con problemi interni ed esterni. È giunto Papa Francesco e, dopo aver messo d’accordo musulmani, cristiani, buddisti e induisti, si è rivolto ai perseguitati Rohingya, ha ridato loro dignità e ha chiesto perdono per le offese da loro subite. Così, con il volto segnato dalle lacrime, esponenti di differenti religioni hanno pregato insieme.
Il Papa ha dimostrato che un altro mondo è possibile, ed è un mondo di progresso e di pace.
E ancora: la pace in Colombia, un miracolo dopo sessant’anni di guerra civile, con i guerriglieri che hanno riconsegnato le armi.

Con riferimento all’Italia, proprio nel mezzo della crisi economica più grave del dopoguerra, registriamo il dato positivo della crescita dell’export (più 7% rispetto al 2016) e il recepimento delle misure contro la povertà già applicate in Europa.
Su fronte dei migranti, c’è un dato umanitario che rimarrà nella storia: 600mila profughi salvati in mare dalle navi italiane.
Vorrei concludere citando Fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa. «San Francesco d’Assisi – ha detto il frate francescano – non ha mai parlato di "nemici" e alla visione dell’Homo homini lupus ha anteposto la versione inclusiva dell’Homo homini frater…».

Homo homini fraterHomo homini frater

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