#209 - 20 gennaio 2018
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Cultura e Società

Dopo il "lapsus" scappato di bocca ad un politico leghista

IL razzismo della razza bianca

di Nicola Bruni

Quando è bianco, biancheggia. Quando è rosso, rosseggia. Quando è verde, verdeggia. E quando è scuro… scureggia. Pardon!
Sto parlando, in termini coloriti, di una peculiarità che distinguerebbe il cosiddetto uomo bianco (in effetti, più o meno beige) dalle cosiddette persone di colore (altrimenti etichettate come nere, gialle o pellerossa).
Mi riferisco alla sua capacità di cambiare colore secondo le circostanze: di sbiancare per uno spavento, arrossire per la vergogna, diventare verde per la rabbia, nero per una sconfitta, paonazzo per una congestione, giallo per un ittero, e inoltre di arrossarsi, abbronzarsi o annerirsi la pelle con l’esposizione ai raggi solari.

IL razzismo della razza bianca

E’ il caso di ricordare che non esiste una “razza bianca”, così come non esiste una “razza nera”, e tanto meno una “razza gialla” visto che i cinesi sono più “bianchi” dei “bianchi”.

Hitler e Mussolini si erano inventata una “razza ariana”, una brutta razza di razzisti che per imporsi al mondo scatenò una guerra da 55 milioni di morti.

IL razzismo della razza bianca

“Le razze umane non esistono - come fu ribadito in un manifesto di “scienziati antirazzisti”, sottoscritto l’11 luglio 2008 a San Rossore nel 70° anniversario delle leggi razziali fasciste del 1938 -. L’esistenza delle razze uma¬ne è un’astrazione derivante da una cattiva interpretazione di piccole differenze fisiche fra persone, percepite dai nostri sensi, erroneamente associate a differenze ‘psicologiche’ e interpreta¬te sulla base di pregiudizi secolari. Queste astratte suddivisioni, basate sull’idea che gli umani formino gruppi biologicamente ed ereditariamente ben distinti, sono pure invenzioni”.

IL razzismo della razza bianca

Perciò, sarebbe ora di mettere tra due robuste virgolette la parola “razza” menzionata nella nostra Costituzione (testo del 1947) laddove si sancisce l’uguaglianza dei cittadini "senza distinzioni… di razza".
Allora, quella parola fu usata dai "padri costituenti" per farsi capire meglio dall'opinione pubblica, perché erano state solo da pochissimo tempo abrogate le infami leggi fasciste sulla "difesa della razza".

IL razzismo della razza bianca

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