#207 - 1 dicembre 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

L'aria che tira

di Dante Fasciolo

L'aria che tira è un'espressione ricorrente
e si fa testimone di una situazione
vista in chiave presente, ma con pretesa di avvenire.

Fare oggi il punto della situazione
riferendosi a ciò che il mondo propone,
l'aria che tira non è salubre affatto.

Sarà per la stanca ripetitività degli argomenti,
sarà per la indebolita capacità di reagire,
sta di fatto che sembra di vivere sotto vuoto spinto.

Proviamo a volgere lo sguardo d'intorno,
c'è un Presidente d'America, stato guida
in politica ed economia per lunghi decenni,
che giugioneggia tra irriverenze e proclami;
e c'è un lontano dirimpettaio che prende le misure
per lanciargli addosso missili e sfide.

C'è un Papa che si sforza di portare lontano
un messaggio di pace e di speranza,
e lo accoglie col sorriso una distinta signora
che fa del tutto per ignorare un genocidio
all'interno della comunità del suo popolo.

File interminabili di persone trascinano i loro passi
tra boscaglie e deserti in fuga dalla miseria
verso un salvifico mare e trovano disperazione,
mortificante violenza, troppo spesso morte.

Il Continente che vanta civiltà,
troppo distratto e troppo impegnato
in alchimie politiche, giuridiche, economiche,
affastella confusamente ciò che rimane
dell'ideale che la sente e che la vorrebbe unita.

Nel nostro bel suolo
schiere di uomini furbi e senza scrupoli
sfoderano le armi dei loro peggiori istinti,
per assicurare successo e tornaconti personali.
Nuove elezioni sono alle porte,
è tempo di conquiste...
e questa è l'aria che tira.

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