Bullismi
di Dante Fasciolo
Da troppo tempo ormai si legge
nelle cronache cittadine del paese
di episodi di bullismo tra i giovani
siano studenti o perdigiorno malavitosi;
e da troppo tempo leggiamo di scarsa risposta
da parte delle autorità preposte alla vigilanza.
Il bullismo, si sa, inizia con qualche scherzo
e presto si trasforma in atti di vera violenza,
spesso in autentiche tragedie
ampliate e stigmatizzate dalla stampa
e dai più incisivi mezzi di comunicazione visiva
che non risparmiano dettagli raccapriccianti.
La leggerezza con cui l’opinione pubblica accoglie
quotidianamente episodi riprovevoli
va di pari passo ad una forma di assuefazione,
e limita la propria reazione al singolo episodio
poiché subito altro si affaccia alle cronache
e uno più uno più uno, ecco cancellata la memoria.
Ma altri tipi di bullismo
vengono presto cancellati dalla memoria collettiva
e sono quegli che iniziano con le sottili truffe,
con atti di prepotenza, intimidazioni, ricatti…
gravi perché toccano spesso interessi economici
di singoli e di famiglie.
Gravi perché vengono messi in atto da persone,
i cosiddetti colletti bianchi,
che abusano del loro potere e beffeggiano
l’ignaro e disarmato popolo,
facendosi forte spesso della diffusa immunitÃ
ratificata da una troppo lenta giustizia.
Il coperchio a tutti i bullismi possibili
sono possibili perché a monte c’è un bullismo
che da amministrativo diventa politico
e nutre se stesso e riverbera a sua volta i bullismi
sfacciatamente presenti nelle posizioni
tattiche o strategiche, comunque devastanti,
di una politica che contraddice se stessa
con azioni di bullismo politicante.