#109 - 27 ottobre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Cosi la Grecia conquistò Roma
2° volume - La Repubblica

Gilles Sauron - Jaca Book editrice

La formazione dell'arte occidentale parte dall'incontro-scontro fra mondo romano e mondo greco ellenistico.
Negli ultimi due secoli prima della nostra era, la Roma repubblicana conquista definitivamente il mediterraneo ellenistico con la forza delle armi e del diritto romano. Roma inizia prelevando opere d'arte dalle città greche conquistate, poi la "maniera greca" viene imitata dagli artisti dell'Urbe. Ma Roma cercherà sempre di adattare l'arte greca alle proprie tradizioni perché nessun esercizio dell'arte poteva essere approvato se non sfociava in una qualche "utilità" per la cosa pubblica. Da qui la grande ritrattistica e l'arte del decoro pubblico.
I Romani non sono stati, secondo la celebre formula di Orazio, "vinti" sul terreno culturale dai Greci. Essi hanno fissato precisi caratteri fondamentali all'arte ornamentale, imposto scelte estetiche originali all'arte del ritratto, inventato forme inedite di utilizzo dell'arte pittorica, introdotto anche rivoluzioni ricche di avvenire nel campo della rappresentazione della realtà.
Le guerre civili hanno ricadute nel decoro delle ville private, come a Pompei, sino a giungere a ciò che l'autore identifica come "estetica del caos".
Nell'epoca del triumvirato, dopo l'assassinio di Cesare, le influenze ellenistiche raggiungono Roma da vari paesi dell'Impero e l'estetica del caos giunge al parossismo.

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