#205 - 4 novembre 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Promosso da Museo Nazione del Cinema

Bibliomediateca Mario Gromo - Torino

Art of Decay

Mostra fotografica di Andrea Meloni - concorso Fuorifuoco

La Bibliomediateca Mario Gromo a Torino,ospita fino al 20 dicembre Art of Decay di Andrea Meloni, il primo dei tre progetti vincitori del bando Fuorifuoco. Immagini di grande formato, forti e coinvolgenti, che si inseriscono nella consolidata tradizione di fotografia dei luoghi, leggendo gli spazi di vecchi palazzi in decadenza come proiezione dello stato d’animo dell’autore. Il senso di solitudine e di abbandono che traspare dalle immagini non è solo fisico ma anche emotivo.

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Fuorifuoco, il bando promosso dal Museo Nazionale del Cinema e riservato ai giovani fotografi in età compresa tra i 18 e i 31 anni, nasce con l’intento di accogliere e diffondere la produzione fotografica giovanile nelle sue molteplici accezioni, quali espressione artistica, documento visivo, progetto narrativo. L’interesse per l’arte fotografica delle nuove generazioni si sposa con la mission del museo di valorizzare il tema fotografia e il ruolo dei giovani quali attivi produttori di cultura. Fuorifuoco offre uno spazio di dialogo e confronto, destinato a una generazione di autori spesso esclusi dai circuiti più istituzionali.

Art of DecayArt of Decay

65 i progetti pervenuti, 3 i vincitori: dopo Art of Decay di Andrea Meloni, da metà gennaio a metà marzo 2018 sarà la volta di Vittoria Ghiotto, con il progetto Icons , mentre Ada Visser esporrà il suo progetto Sicarius da inizio aprile a fine maggio 2018. Vista l’alta qualità dei progetti presentati, la commissione ha deciso di realizzare una mostra collettiva, da metà ottobre e fine dicembre 2018, che presenterà una selezione delle fotografie realizzate dai fotografi Francesca Condo, Helena Falabino, Maria Elisa Ferraris, Elena Ferrari, Mattia Gaido e Chiara Liverani.

Art of DecayArt of Decay

Art of decay di Andrea Meloni: Quando arrivi e percepisci quell’odore, capisci che sei arrivato. E’ il legno.
Quello stesso legno che, dai soffitti pericolanti ai pavimenti sconnessi, è impregnato dalla pioggia che si infiltra ovunque, inesorabile.
E poi c’è il buio. Quel maledetto buio che ti sovrasta e che ti impedisce di cogliere gli scorci migliori.
Mentre penetri questi luoghi impari ben presto che sei solo. Un museo senza una guida. Ma, quegli stessi edifici, insegnano la sottile arte dell’osservazione. Questi luoghi ti parlano di piccole tracce nascoste.
Spesso mi sono chiesto - afferma l'autore - il motivo per cui ho iniziato a fare esplorazioni. Ho scoperto che, in fondo, ad essere abbandonati non sono solo le centinaia di migliaia di edifici che, là fuori, aspettano solo di essere esplorati. Quello ad essere abbandonato sono anche io. Sono abbandonato da chi non avrebbe dovuto abbandonarmi mai.
Ma gli esseri umani, a differenza degli edifici, spesso non vanno d’accordo con la razionalità.
In quei luoghi dove spesso la natura è tornata sovrana, la mia mente si svuota e provo un senso di totale empatia con il Tutto.
Con le mie immagini voglio trasmettere a chi le osserva le stesse emozioni che provo io. Lo stupore, il turbamento e la meraviglia. L’inquietudine. Vorrei anche riuscire a riportare l’attenzione su alcune perle del nostro patrimonio storico-artistico architettonico, molto, troppo spesso dimenticate.
E’ giunto il momento che si parli anche di noi.

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Andrea Meloni nasce a Torino nel 1991. La sperimentazione fotografica inizia nel 2007 con il suo primo viaggio negli Stati Uniti. Nel 2017, oltre a vincere il concorso Young Photography indetto dal Museo Nazionale del Cinema, viene selezionato per la quarta edizione della New Indipendent Curatorial Experience di Paratissima a Torino. Il suo sogno è quello di diventare un fotoreporter.

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