Per celebrare la Giornata Mondiale
Educazione Ambientale
Da Tbilisi, un messaggio lungo 40 anni
Il 14 ottobre del 1977, si aprì a Tbilisi (capitale della Georgia) la Conferenza intergovernativa delle Nazioni Unite sull’educazione ambientale, organizzata da UNESCO e UNEP, che si concluse il 26 ottobre con una Dichiarazione ancora oggi di grande attualità .
A 40 anni da quella Conferenza ONU di Tbilisi, si celebra anche quest'anno la prima Giornata Mondiale dell’Educazione. Ambientale. E' dunque in corso, e finisce il 26 ottobre : scuole, parchi, centri di educazione ambientale, istituzioni pubbliche, associazioni, musei,… dedicano eventi speciali per sottolineare l’importanza di sviluppare l’azione educativa volta a costruire competenze trasversali, a comprendere meglio la complessità delle sfide di un mondo in cui tutto è sempre più interconnesso, a incidere sulla percezione del rapporto umano con l’ambiente, sugli atteggiamenti e quindi sui comportamenti individuali e collettivi, a rendere le persone protagoniste consapevoli di un cambiamento verso società più “ecologicheâ€, più vivibili e più giuste.
Il coordinamento della Giornata mondiale è curato dalla rete mondiale di educatori ambientali che ogni due anni danno anche vita ai congressi del settore (WEEC, World Environmental Education Congress).
Le celebrazioni del quarantesimo anniversario della Conferenza di Tbilisi del 1977 si sono tenute il 9 settembre scorso a Vancouver, in occasione del Nono Congresso mondiale WEEC.
Dichiarazione di Tbilisi (ottobre 1977) Unesco/Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente
In questi ultimi decenni l'uomo, utilizzando la capacità di trasformare il proprio ambiente, ha
prodotto cambiamenti sempre più rapidi nell'equilibrio nazionale. Spesso, per le specie viventi,
ne conseguono danni che rischiano di essere irreversibili.
Secondo quanto ha affermato la conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente umano, organizzata
a Stoccolma nel 1972, “difendere e migliorare l'ambiente per le generazioni presenti
e future è diventato obiettivo prioritario per l'umanità â€. Tale impegno richiede con urgenza
nuove strategie, imperniate sullo sviluppo che, specie nei Paesi in via di evoluzione, risulta
essere una delle condizioni per tale miglioramento. La solidarietà e l'equità nei rapporti tra
nazioni debbono costituire la base di un nuovo ordine internazionale, consentendo di collegare
il più presto possibile tutti i mezzi a disposizione. Utilizzando le scoperte della scienza e
della tecnologia, l'educazione deve assolvere un compito di primo piano per destare una
chiara presa di coscienza e una migliore comprensione dei problemi dell'ambiente. Deve
creare comportamenti positivi nei confronti dell'ambiente e per utilizzare le risorse delle nazioni.
L'educazione all'ambiente deve essere impartita a tutte le età e ad ogni livello di educazione, formale ed informale. I mezzi di comunicazione di massa hanno il pesante compito di porre le loro immense risorse a servizio di questa missione educativa. E' importante che, accanto agli specialisti dell'ambiente, tutti coloro che in forma concreta, con le proprie azioni e le proprie decisioni possono incidere su di esso, ricevano nel corso della propria formazione le cognizioni e le capacità necessarie ed acquisiscano pienamente il senso delle proprie responsabilità a tale riguardo.
Una ben intesa educazione ambientale deve essere globale, dovrà protrarsi per tutta la durata
dell'esistenza umana e avere presenti i cambiamenti di un universo in rapida trasformazione.
Deve preparare l'individuo alla vita, grazie alla comprensione dei gravi problemi
del mondo contemporaneo e all'acquisizione delle capacità e delle qualità necessarie ad adempiere
un compito produttivo, al fine di migliorare le condizioni di vita e di proteggere
l'ambiente, tenendo nel debito conto i valori etici. Adottando un procedimento globale, basato
su un approccio decisamente interdisciplinare, essa ricrea una visione complessiva conforme
alla reale compenetrazione dell'ambiente naturale e di quello creato dall'uomo. Contribuisce
inoltre a dare il senso della stretta continuità che collega l'atto di oggi alle sue conseguenze
di domani. Dimostra l'interdipendenza esistente tra le comunità nazionali, ed insieme
l'urgenza di solidarismo tra l'intera umanità .
L'educazione ambientale deve essere aperta alla comunità . Deve associare il singolo ad un processo attivo di soluzione dei problemi nel contesto di specifiche realtà , deve animare l'iniziativa, la responsabilità e l'impegno a costruire un avvenire migliore. Per sua natura, l'educazione ambientale può decisamente contribuire al rinnovamento del processo educativo. A tal fine essa esige alcune azioni specifiche per colmare le lacune che i sistemi educativi, malgrado notevoli sforzi, continuano a presentare.
Di conseguenza, la Conferenza di Tiblisi:
lancia un appello agli Stati membri perché inseriscano nelle loro politiche educative un complesso
di misure in grado di introdurre nell'intero sistema educativo preoccupazioni, attivitÃ
e contenuti relativi all'ambiente, ispirandosi agli obiettivi ed alle caratteristiche che sono
stati ora indicati;
invita le autorità responsabili dell'educazione a promuovere ed intensificare la riflessione, la
ricerca e l'innovazione a proposito dell'educazione ambientale;
chiede con insistenza agli Stati membri di collaborare in tale ambito, soprattutto scambiandosi
le esperienze fatte, i risultati della ricerca, la documentazione, il materiale prodotto, ed
offrendo con generosità agli insegnanti e agli specialisti degli altri Paesi le capacità formative
di cui dispongono;
lancia infine un appello alla comunità internazionale perché porti generosamente il proprio
contributo al consolidarsi di questa collaborazione in un campo che simbolizza la solidarietÃ
di tutti i popoli e sembra particolarmente adatto a promuovere la comprensione internazionale
ed a servire la causa della pace.
Per informazioni e adesioni world-day@weecnetwork.org