#203 - 7 ottobre 2017
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerŕ il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...Moderni?

Salute

di Giuseppe Sanchioni

Le autorità sanitarie asseriscono che la salute dei romani va peggiorando perché negli ultimi anni tutti gli indicatori sono peggiorati. Che ormai qui ci sono epidemie di malaria, zanzare, influenza, morbillo, ecc. Inoltre, i romani avrebbero potuto competere per ospitare l’Agenzia Europea del Farmaco, che magari li avrebbe protetti, e invece niente di tutto questo. La protezione potrebbe andare a Milano.
Insomma a Roma ci si ammala di piĂą e ci si cura di meno. Nei giornali leggiamo che i diabetici sono aumentati del 2%. Ma il diabete, come dimostrano gli obesi degli Stati Uniti che pasteggiano tutti i giorni ad hamburger patatine fritte e burro di arachidi, non era la malattia del benessere?
Vabbè. E di chi è la colpa? Proviamo a fare la cronistoria della malattia e del suo padrone, il malato.

Uno di noi, un sano malato standard, una mattina sta male, e fin lì tutto bene. Dice “ora vado dal medico di famiglia” ma no, purtroppo oggi c’è solo di pomeriggio. Intanto la malattia si aggrava.
Nel pomeriggio, il medico di famiglia, dopo aver visitato il malato, gli consiglia una visita specialistica ed il nostro paziente con l’apposita ricetta si reca alla ASL per prenotarla e pagare il ticket. Aggravando ancora di più la malattia.
Naturalmente la visita è fra tre mesi. Ma fra tre mesi la malattia si sarà autoguarita (riponiamo sempre molta speranza nel nostro sistema immunitario) oppure il malato sarà definitivamente morto, e quindi la visita sarà comunque inutile. E questo sarà segnalato in un’apposita statistica, che naturalmente peggiorerà gli indicatori.
Se la malattia, per colmo di sfortuna che non auguriamo a nessuno, richiedesse anche ulteriori esami diagnostici i tempi si dilaterebbero anche oltre l’anno e quindi oltre la morte del paziente. Che se anche arrivasse vivo, peserebbe certo di più avendo continuato a mangiare senza sapere che il problema era quello.

Allora delle due l’una. O i cervelli trovano il modo di modificare geneticamente i bacilli, batteri, virus, vibrioni, funghi, amebe e zanzare in maniera che la malattia dilati i suoi tempi in accordo a quelli della Sanità e ci faccia arrivare malati ma vivi alla visita oppure la salute non potrà che peggiorare, e non solo a Roma.

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