#203 - 7 ottobre 2017
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Appunti di spettacolo dal XX secolo

Roma - Teatro Betti

D'amore e di Guerra

di Dante Fasciolo

D'amore e di GuerraD'amore e di Guerra

Si parte da Orazio e via via, attraverso Aragon, Betti, Gatto, Paladini, Las fino a Gennari una lunga carellata di testi d'autore recitati, cantati e danzati per narrare gli amori e le guerre che hanno attraversato il secolo ventesimo.

D'amore e di GuerraD'amore e di Guerra

Il Teatro Betti propone il suo nuovo spettacolo "D'Amore e di Guerra" con musiche rigorosamente dal vivo: alla tastiera Lucia Las affiancata da Lavinia Celestre; alla chitarra Stefano Petucco; alle percussioni Vic; le coreografie di Daria Benedetti e la scenografia di Clara Surro.

D'amore e di GuerraD'amore e di Guerra

E' una brava Natascia Trivini a rompere il ghiaccio con l'Inverno di Orazio in un misto di recitazione e canto che bene introduce l'argomento amore con armoniosa e accattivante poetica, e subito il controcampo: la battaglia di San Martino vissuta dagli abitanti del teatro di guerra: "Il giorno che piovvero zaini" che Angela Salustri ha reso visibile interpretando con efficacia testi elaborati da Lucia Las, la quale - coadiuvata da Tita Borzi e Natascia Trivini - si cimenta in un racconto di autentico vissuto "Gli indifferenti amanti di Anversa" che contrappone al calore dell'amore di due giovani amanti, il triste contemporaneo rastrellamento di ebrei ad opera dei nazisti.

D'amore e di GuerraD'amore e di Guerra

L'atmosfera rafforza l'afflato intimista: Angela Salustri porge sommessamente i delicati versi di Alberto Gennari: "Scorre la penna", e si fa eco per accompagnare i ricordi di "Elsa allo Specchio" che scivolano tumultuosi nell'interpretazione che Andrea Villaneti dà ai versi di Louis Aragon.

D'amore e di GuerraD'amore e di Guerra

L'alternarsi di amore e guerra non dimentica Alfonso Gatto e il suo "Innamorarsi allora" che impegna il bel canto di Lucia Las. Amore, e subito Guerra: La suadente narrazione di Alessandro Lupi immerge lo spettatore nel terribile svolgersi di una battaglia cruenta che sottrae spazio alla speranza.

D'amore e di GuerraD'amore e di Guerra

Ora, nel momento più duro dello spettacolo, come una folata di vento tiepido si susseguono narrazioni di gioia: nasce un bambino tra la paura del futuro; lettere d'amore all'amata di Ugo Betti dal fronte; l'incanto di un tramonto; l'utopia di un vagabondo così vigorosamente rappresentata da Andrea Villanetti; perfino l' armoniosa danza di Valeria Gennari e Cristian Marini che accompagna la tenue canzone "Le Stelle", performance serena, alla quale l'interprete Tita Borzi non nega un tocco favolistico; tutto sembra richiamarci ad un futuro migliore.

D'amore e di GuerraD'amore e di Guerra

"L'amore in tempo di guerra" si specchia anche nella tragedia di Lampedusa, e si stempera con le note in una Ave Maria che la disinvolta presentatrice dello spettacolo, Lavinia Celestre, scandisce al piano.

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