Milano - Museo della permanente fino al 28 gennaio
Kuniyochi - il pittore di Edo
IL visionario del mondo fluttuante
Di Roberto Bonsi
Ancor prima di giungere nella Capitale ed in altri deputati luoghi italiani, è approdata in quel di Milano (oggigiorno, la città più visitata d’Italia),l’interessante, singolare e simbolica rassegna pittorica proveniente dal “Sol Levante”.
L’artista è Utagawa Kuniyoshi, nato e vissuto ad Edo, uno degli antichi nomi dell’attuale Tokyo, Capitale dell’odierno ma plurisecolare Impero nipponico.
Il pittore in questione è stato uno dei massimi esponenti della corrente artistica: “Ukiyo-e”, la quale è stata ed è anche un genere di stampa preziosa realizzata su carta impressa su delle matrici lignee.
A differenza di altri, Kuniyoshi incideva le sue opere su lastre di rame, imitando così l’Occidente.
La mostra di questo brillante artista è esposta presso il “ Museo della Permanente” e consta di ben 165 opere da vedere, osservare e godere in perfetta sequenza, aiutata da pannelli evocativi che sono posti all’ingresso di ogni sala.
Diversamente bisognerebbe essere cultori ed amanti di quel preciso periodo e soprattutto grandi conoscitori della cultura nipponica in genere. Figlio di un tintore, Kuniyoshi (1797 – 1861), iniziò la sua carriera lavorando alacremente su progetti scenografici, e di seguito sviluppò un genere inedito con le incisioni di alcuni uomini di guerra dell’epoca.
Curatrice di tale mostra che è per la prima volta in Italia, è la critica d’arte, Rossella Menegazzo, ed è prodotta da Mondo – Mostre e dalla Casa Editrice “Skyra” di Milano.
Sono xilografie di diversi colori, esposizioni su legno, e sono suddivise in cinque apposite sezioni, che vanno dai connotati della bellezza femminile a paesaggi di varia natura, poi: eroi, guerrieri ed uomini dediti al brigantaggio.
Nell’ambito dei paesaggi e della natura, si descrivono delle carpe e soprattutto il mondo dei gatti che si vedono esibiti nella parodia del mondo animale, ma quello inteso dell’uomo, visto che l'autore stesso appartiene a questa antropomorfica sfera di vita.
Questo pittore del “lontano Oriente” lo si può contraddistinguere per il suo … “tocco” fortemente innovativo e fantasioso, e con diversi “approcci” nei riguardi della realtà quotidiana.
Le sue opere denotano una verosomiglianza con quanto è uscito dal pennello del “nostro” Arcimboldo.
La sua casa – laboratorio, era sempre piena di gatti che circolavano qua e là anche nelle stanze attigue.
Fu anche un grande conoscitore dell’ opera–omnia di Esopo.
Tirando le somme, pur restando fedele alla sua zelante “giapponesità”, non disdegnava di strizzare un occhio particolare verso l’Occidente . Amava le donne, nella loro natura di “geishe”, gli animali, la natura e la vita.
E’ stato ed è un riconosciuto e “grande” personaggio nel suo Paese natio, ed ora con le sue stampe artistiche si appresta ad … ingraziarsi il nostro “Belpaese”.
info www.kuniyoshimilano.it www.lapermanente.it