Aosta
Giovanni Segantini
Le visioni montanare del grande paesaggista
e atri importanti artisti italiani
di Roberto Bonsi
Visitabile fino al 24 settembre, è in corso nei locali del Museo Archeologico Regionale di Aosta, la i seguitissima rassegna pittorica: Giovanni Segantini e i pittori della montagna.
La mostra, a cura di Filippo Timo e di Daniela Magnetti, propone un percorso che ha al centro l’esperienza pittorica di Giovanni Segantini, uno tra i massimi esponenti del divisionismo italiano, che ha eletta la montagna a proprio soggetto principale, interpretandola così in modo personale ed oltremodo innovativo.
La tele in visione individuano uno dei diversi e possibili percorsi attraverso la pittura di montagna a cavallo tra il XIX° ed il XX° secolo, puntando l’attenzione ai soli artisti nati nel nostro “Belpaese”.
Accanto alle significative opere del Segantini, (che sono state scelte pensando al periodo di gioventù trascorsa in Brianza), vi sono più di cinquanta artisti, a partire da: Emilio e Baldassarre Longoni, Carlo Fornara, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Lorenzo Delleani, Cesare Maggi, Leonardo Roda, Italo Mus, e Fortunato Depero. Accanto alle opere di questi maestri trovano posto i dipinti di almeno tre generazioni di artisti, che, pur non avendo incontrato tutti la grande notorietà, hanno saputo instaurare un dialogo con i capofila, divenendo anch’essi partecipi di una pagina importante della storia dell’arte italiana.
All’interno del grande orizzonte tematico della pittura di montagna, le opere sono state organizzate in sette sezioni, oltre a quella dedicata a Giovanni Segantini, che vede esposto lo splendido olio su tela: La raccolta dei bozzoli (1882-1883).
La mostra è corredata da un catalogo riccamente illustrato, con testi di Annie-Paule Quinsac, Filippo Timo, Daria Jorioz, Daniela Magnetti, Marco Albino Ferrari, Maurizio Scudiero, Luca Minella, Beatrice Buscaroli. Il volume è edito da Skira.