#195 - 10 giugno 2017
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Teatro

Quinta edizione del Festival - in corso con termine 11 giugno

Ascoli Piceno

I teatri del sacro

Nota di Fabrizio Fiaschini - Direttore Artistico del Festival

I teatri del sacroI teatri del sacro

I Teatri del Sacro non è solo un Festival e neppure una semplice vetrina di nuove produzioni.
È in prima istanza un’avventura artistica e culturale dedicata alle intersezioni, sempre più diffuse, fra il teatro, la ricerca religiosa e la tensione spirituale: un ‘corpo a corpo’ libero e sincero con le domande della fede, acceso dall’azione drammatica.
Uno sguardo inedito, che in questi anni si è imposto nel panorama nazionale per l’interesse e la qualità dei lavori presentati, scelti e coprodotti attraverso una lunga e articolata selezione a cui, per questa edizione, hanno partecipato oltre 250 artisti e compagnie provenienti da tutta Italia.

I teatri del sacroI teatri del sacro

La novità più evidente di questa quinta edizione risiede senza dubbio nella decisione di spostare il Festival da Lucca (sua sede storica dal 2009) ad Ascoli Piceno, dal 5 all’11 giugno: una città che, nella sua luminosa veste in travertino bianco, si presenta come un vero gioiello segreto di arte e cultura, custode di beni artistici e architettonici di primissima importanza e di una memoria del sacro antica e silenziosa, che ancora risuona nel fitto intrico delle sue ‘rue’ medievali e delle sue meravigliose piazze.

I teatri del sacroI teatri del sacro

Oggi, però, Ascoli Piceno è anche al centro di un territorio duramente segnato dai terremoti che hanno colpito le Marche e tutto il centro Italia.
Anche per questo I Teatri del Sacro ha scelto Ascoli Piceno: per dimostrare che, nonostante le prove e le difficoltà, il volto più autentico di quella città e di quelle comunità è ancora il volto della vita, della bellezza e dell’ospitalità, il volto della creatività e dell’innovazione, del desiderio di fare arte e cultura.

I teatri del sacroI teatri del sacro

Questo significa per noi essere ad Ascoli: sostenere con il Festival e con l’intensità comunicativa del teatro un processo solidale di rinascita e di ricostruzione culturale che fa di Ascoli e del suo territorio un bene comune da riscoprire e da visitare in tutta la sua vivacità progettuale, nella sua straordinaria capacità di rinnovare con coraggio e determinazione la scommessa con il futuro.

I teatri del sacroI teatri del sacro

Come sempre, poi, non saranno solo gli spettacoli vincitori a illuminare la scena ascolana, ma una ricca proposta di eventi e laboratori che coinvolgeranno anche la comunità locale, a partire dalla Casa dello Spettatore, dove si terranno i seminari con il pubblico condotti da Giorgio Testa e gli incontri con gli artisti dopo ogni giornata di spettacoli; e ancora il laboratorio di danza sulle relazioni familiari realizzato dalla compagnia Sonenalè con famiglie ascolane e la performance di comunità di Minimo Teatro sul testo di Processo a Gesù di Diego Fabbri; infine la sezione speciale Fedi in gioco, realizzata in collaborazione con Acec, in occasione delle Giornate Nazionali delle Sale della Comunità: un focus fra cinema e teatro sul tema dei migranti, con il documentario Dustur (di Marco Santarelli) e lo spettacolo Leyla della Tempesta (regia di Alessandro Berti), entrambi ispirati all’esperienza di padre Ignazio de Francesco nel carcere della Dozza di Bologna, e lo spettacolo Questo è il mio nome della Compagnia Teatro dell’Orsa, uno dei vincitori del Bando Migrarti del Mibact.

I teatri del sacroI teatri del sacro

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.