#191 - 29 aprile 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Palazzo Barberini - Roma

Il senso del rosso

In mostra opere di Lotto, Savoldo, Cariani

di Luigi Capano

La nuova mostra proposta dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini (Via delle Quattro Fontane, Roma fino all' 11 giugno) ci conduce nella Venezia rinascimentale di Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 ca. – Loreto, 1556 ca.), di Giovanni Gerolamo Savoldo (Brescia, 1480 ca. – Venezia, 1548 ca.), di Giovanni Busi detto Cariani (Fulpiano al Brembo, 1585 ca., Venezia 1547).

Un itinerario lumeggiato – questa l’idea del curatore Michele Di Monte – dalle molteplici gradazioni del colore rosso, caro alla città lagunare ed alla sua storia: dallo scarlatto al cremisi, dal carminio al cinabro, al porpora.
Ci sovviene d’improvviso - ci troviamo al centro della sala e percorriamo e ripercorriamo con lo sguardo i sei quadri che compongono la mostra - un ciclo di conferenze tenuta a Dornach, in Svizzera, intorno al 1920, da Rudolf Steiner, singolare figura di filosofo eclettico e di geniale erudito: traendo ispirazione dalla teoria dei colori di Goethe, Steiner si avventurava nel mondo fluttuante del colore e, con audace pensiero immaginativo, tentava di coglierne l’intima natura vivente, una natura volitiva innervata da forze che ci vengono incontro attraverso misteriose finestre che i sensi percepiscono secondo quelle modalità che chiamiamo colori. E soffermandosi, tra questi, di tanto in tanto, sul colore rosso, ora lo chiamava lo splendore del vivente, ora lo indicava come la luce vista attraverso la tenebra. Che non possano essere queste suggestive metafore un buon viatico per il nostro breve e avventuroso percorso estetico?

Il senso del rossoIl senso del rosso

La mostra ruota attorno al quadro di Lorenzo Lotto intitolato Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria, l’unica tela appartenente alla Galleria Nazionale d’arte antica (le altre cinque provengono dall’Accademia Carrara di Bergamo, dal Prado, dal Louvre e dal Metropolitan Museum di New York).
Qui il rosso scarlatto sulla veste della Santa rifrange un pathos erotico che ammanta l’ineffabile esperienza ierogamica, così come nell’altra versione del dipinto lottiano, più scenografica, giunta dalla Carrara.
Il rosso della passione e del martirio risplende nel Cristo che porta la croce, sempre del Lotto .

Il senso del rossoIl senso del rosso

Eccoci quindi di fronte al San Matteo e l’Angelo di Savoldo: il fuoco della divina sapienza assiste l’evangelista intento all’opera, come un lume che investe la scena imporporandola.
Nel ritratto d’occasione firmato dal Cariani la toga di raso rosso è verosimilmente un indice di censo.
E torniamo infine al Lotto con un ritratto di coppia (un genere all’epoca piuttosto raro in Italia, se non addirittura inedito) dove il rosso sulla veste della dama, araldo cromatico di un eros mondano, duetta con l’ironia di un malizioso cupido, suggerendo l’ilarità di una commedia degli equivoci.

Il senso del rossoIl senso del rosso

            info   gan-aar@beniculturali.it    www.barberinicorsini.org
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