#191 - 29 aprile 2017
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Arte

Palazzo Barberini - Roma

Il senso del rosso

In mostra opere di Lotto, Savoldo, Cariani

di Luigi Capano

La nuova mostra proposta dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini (Via delle Quattro Fontane, Roma fino all' 11 giugno) ci conduce nella Venezia rinascimentale di Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 ca. – Loreto, 1556 ca.), di Giovanni Gerolamo Savoldo (Brescia, 1480 ca. – Venezia, 1548 ca.), di Giovanni Busi detto Cariani (Fulpiano al Brembo, 1585 ca., Venezia 1547).

Un itinerario lumeggiato – questa l’idea del curatore Michele Di Monte – dalle molteplici gradazioni del colore rosso, caro alla città lagunare ed alla sua storia: dallo scarlatto al cremisi, dal carminio al cinabro, al porpora.
Ci sovviene d’improvviso - ci troviamo al centro della sala e percorriamo e ripercorriamo con lo sguardo i sei quadri che compongono la mostra - un ciclo di conferenze tenuta a Dornach, in Svizzera, intorno al 1920, da Rudolf Steiner, singolare figura di filosofo eclettico e di geniale erudito: traendo ispirazione dalla teoria dei colori di Goethe, Steiner si avventurava nel mondo fluttuante del colore e, con audace pensiero immaginativo, tentava di coglierne l’intima natura vivente, una natura volitiva innervata da forze che ci vengono incontro attraverso misteriose finestre che i sensi percepiscono secondo quelle modalità che chiamiamo colori. E soffermandosi, tra questi, di tanto in tanto, sul colore rosso, ora lo chiamava lo splendore del vivente, ora lo indicava come la luce vista attraverso la tenebra. Che non possano essere queste suggestive metafore un buon viatico per il nostro breve e avventuroso percorso estetico?

Il senso del rossoIl senso del rosso

La mostra ruota attorno al quadro di Lorenzo Lotto intitolato Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria, l’unica tela appartenente alla Galleria Nazionale d’arte antica (le altre cinque provengono dall’Accademia Carrara di Bergamo, dal Prado, dal Louvre e dal Metropolitan Museum di New York).
Qui il rosso scarlatto sulla veste della Santa rifrange un pathos erotico che ammanta l’ineffabile esperienza ierogamica, così come nell’altra versione del dipinto lottiano, più scenografica, giunta dalla Carrara.
Il rosso della passione e del martirio risplende nel Cristo che porta la croce, sempre del Lotto .

Il senso del rossoIl senso del rosso

Eccoci quindi di fronte al San Matteo e l’Angelo di Savoldo: il fuoco della divina sapienza assiste l’evangelista intento all’opera, come un lume che investe la scena imporporandola.
Nel ritratto d’occasione firmato dal Cariani la toga di raso rosso è verosimilmente un indice di censo.
E torniamo infine al Lotto con un ritratto di coppia (un genere all’epoca piuttosto raro in Italia, se non addirittura inedito) dove il rosso sulla veste della dama, araldo cromatico di un eros mondano, duetta con l’ironia di un malizioso cupido, suggerendo l’ilarità di una commedia degli equivoci.

Il senso del rossoIl senso del rosso

            info   gan-aar@beniculturali.it    www.barberinicorsini.org
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