#190 - 14 aprile 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Humour (non sempre) per riflettere

Dizionario

di Giuseppe Sanchioni

Continua senza sosta l’adeguamento del dizionario italiano al politicamente corretto del nuovo millennio che avanza.
Storicamente questo revisionismo si potrebbe far partire, e forse in pratica finire, dalla rivoluzione francese, quando i sudditi diventarono, finalmente, cittadini.
Dopo ha toccato un po’ tutte le attività umane.
Ad esempio, nel tempo i bidelli sono stati trasformati in collaboratori scolastici, i portantini in operatori sanitari, gli spazzini in operatori ecologici, passando però attraverso la fase dei netturbini, i tartassati di Totò e Fabrizi sono diventati contribuenti, loro malgrado e sempre in debito.

Più recentemente, i cuochi sono tutti diventati chef, anche se i piatti più buoni sono quelli fatti in famiglia.
Il varietà televisivo si è trasformato in talent, dove c’è molta gente che sa fare poco.
Gli sceneggiati della vecchia TV in bianco e nero sono diventati fiction, anche se sono sempre a puntate, che quando diventano vitalizie si trasformano in serial.

Ma ora il revisionismo tocca anche il mondo carcerario.
Infatti, dal 31 marzo scorso, leggiamo che le celle si chiamano camere di pernottamento.
Magari ora gli ergastolani si chiameranno pernottanti a tempo indeterminato mentre gli altri carcerati si chiameranno pernottanti a tempo determinato o addirittura pernottanti precari, visti i tempi.

Purtroppo però la sostanza delle cose non cambia e le problematiche rimangono senza soluzione, anche perché cambiare il nome delle cose non ne modifica la realtà.
Della serie come trasformare il facile nel difficile passando per l’inutile.

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