#189 - 1 aprile 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Blocco Nero

di Giuseppe Sanchioni

Dopo tutti i casi di cronaca e le vicissitudini recenti e passate, ultime ma non in ordine d’importanza la bocciatura del bilancio della Giunta e l’eliminazione in Champions League, che la ex capitale dell’Impero Romano d’Occidente sia ulteriormente decaduta lo si è potuto toccare con mano anzi vedere in diretta sabato scorso, in occasione dei festeggiamenti per il 60° Anniversario dei Trattati di Roma dell’Unione Europea.

Infatti non è successo niente e la città è stata semplicemente ignorata.
Non è stata degnata di un minimo di scontro, neanche una scaramuccia, dai black bloc, che in genere sono irresistibilmente attratti da avvenimenti con una rilevanza mediatica come questo, coperto dalle televisioni, anche senza pagare il canone, per intere giornate.
Certo che i ragazzi vanno capiti. Oltre alla perdita d’importanza c’è da considerare la scarsità di sampietrini, che le passate amministrazioni si sono ostinate a togliere quasi dappertutto per sostituirli con l’asfalto. Senza dimenticare che poi, sempre le stesse amministrazioni, hanno sostituito l’asfalto con le buche. E come conseguenza non c’è più niente da tirare.
A voler essere ottimisti si potrebbero lanciare i sacchetti della mondezza, che sono tutti fuori dai cassonetti (forse vengono lasciati lì apposta come incentivo), ma per dei professionisti come loro sarebbe come fare a palle di neve.
Ma non è l’unica difficoltà. A voler essere obiettivi non ci dobbiamo scordare dell’inquinamento, delle polveri sottili e degli storni: non sono più una protezione nemmeno le maschere antigas. Al confronto i vecchi lacrimogeni curavano l’asma.
È la triste fine di un’epoca. E a guardare le cronache sembra che abbia più prospettive l’ex capitale dell’Impero Romano d’Oriente. Dove sicuramente c’è più movimento.
È già successo: è la storia che si ripete.

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