Fratelli
di Giuseppe Sanchioni
Grande enfasi su tutti i telegiornali a reti unificate: la NASA ha annunciato che nella via Lattea, a circa 39 anni luce da noi, esisterebbe una sorta di sistema solare attorno alla stella nana rossa Trappist-1 della costellazione dell’Acquario costituito da sette pianeti di dimensioni e caratteristiche simili a quelle della Terra e che quindi, potendo contenere acqua sotto forma liquida, potrebbe aver dato luogo a un qualche tipo di esseri viventi.
Una volta avevamo le Sette Sorelle, ma era petrolio, ora abbiamo i Sette Fratelli e non è sicuro che ce ne sia. Stiamo parlando naturalmente di petrolio, che se anche ci fosse sarebbe problematico far arrivare fino a noi con un oleodotto così lungo: troppo allettante per chissà quanti altri extraterrestri la possibilità di fare dei buchi per rubarlo! Anche se non conosco la quotazione del petrolio nella Galassia.
Tutta una serie di persone si rallegreranno per le infinite possibilità che si aprono con questa entusiasmante scoperta. Ci pensate? Sette pianeti da lottizzare dove costruire milioni di metri cubi di palazzi e autostrade e centri commerciali. E da invadere con miliardi di automobili. Per non parlare della possibilità invece di usare lo spazio per creare delle enormi discariche di mondezza, alla faccia della raccolta differenziata. E che dire dei paesi esportatori, specialmente quelli asiatici che potranno invadere nuovi mercati.
Però, come ogni novità positiva, anche questa scoperta porta con sé nuove problematiche da affrontare, non tutte di facile soluzione. In tempi di emigrazione clandestina, gli americani insisteranno per costruire un muro anche in questo caso? Ma lungo quanto? E dove? E cosa farne degli scafisti? Rimpatriarli?
E se i pianeti facessero domanda per entrare nell’Unione Europea? I rimborsi spese per le diarie dei politici sarebbero stellari.
Altro problema che già si preannuncia all’orizzonte sono le partite.
Nel caso venisse organizzato un torneo interplanetario, una specie di Universe League, come la mettiamo con i diritti televisivi? Siccome i pianeti sono distanti 39 anni luce le onde elettromagnetiche della TV impiegherebbero tutto questo tempo ad arrivare fino a noi, ma prima che la partita arrivasse sui nostri televisori sarebbe sicuramente scaduto l’abbonamento a Sky. A meno di un’improbabile offerta specialissima e stracciatissima a costo fisso per 40 anni.