#185 - 4 marzo 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Riemerge dall'oblio

Genova - Palazzo della Meridiana e Palazzo Rosso

Sinibaldo Scorza

Di Roberto Bonsi

Sinibaldo ScorzaSinibaldo Scorza

Sinibaldo Scorza era un nobile piemontese la cui famiglia era imparentata con quella altrettanto nobile dei genovesi Fieschi e dei Conti di Lavagna. I suoi familiari gli dettero ben presto un'educazione di puro stampo umanistico, ed egli si avvicinò così alla più "sublime" delle arti, cioè alla pittura, questo grazie al maestro Giovanbattista Carosio, che fu chiamato dagli Scorza per decorare le pareti ed i soffitti del loro insigne palazzo patrizio.

Sinibaldo ScorzaSinibaldo Scorza

Fu giovane apprendista nella bottega di Giovanni Battista Paggi, che fu uno dei più affermati pittori della Genova del tempo. I soggetti preferiti dallo Scorza furono i paesaggi, gli animali ed i fiori. Sua principale ispirazione fu la pittura del celebrato pittore fiammingo, Albrecht Durer.
Ormai genovese di adozione, si sposò con la nobildonna Nicolosina De Ferrari. Nella seconda decade del '600 si trasferì presso la corte sabauda, dove rimase come pittore ufficiale per oltre un ventennio, cioè fin quando scoppiò la guerra tra i Savoia e il Ducato di Genova. Fu allora che prese la via del ritorno, rientrando nella sua città, Genova.

Considerato una spia, fu arrestato e poi esiliato. Si rifugiò in quel di Massa-Carrara e di seguito a Roma.
Tornato a Genova, vi morì sei anni dopo e le sue spoglie furono traslate nella cappella di famiglia della chiesa di San Francesco di Castelletto.

Sinibaldo ScorzaSinibaldo Scorza

Sinibaldo Scorza è ora celebrato con una specifica mostra internazionale aperta al Palazzo della Meridiana e nel vicino Palazzo Rosso a Genova fino al 4 giugno 2017. Curata da Anna Orlando : "Sinibaldo Scorza - Favole e natura all'alba del Barocco" vuole porre a nuova attenzione su questo autore, autentico caposcuola della pittura genovese seicentesca.
Suoi regali estimatori del tempo furono Carlo Emanuele I° di Savoia e Caterina di Svezia.
L'alacre sua attività si svolse principalmente nel paese natale di Voltaggio in terra piemontese. La mostra in questione intende essere una sorta di risarcimento morale per un artista che fu poi presto dimenticato.
I palazzi genovesi ospitano una trentina di opere di artisti genovesi e fiamminghi del suo tempo, tra i quali lo stesso Paggi, i fratelli Castello, i fratelli De Wael, il Grechetto, il Tempesta, e così via.

Sinibaldo ScorzaSinibaldo Scorza

La rassegna, presentando anche altri dipinti è unita da cinque aree monotematiche, così suddivise: "Gli esordi di un pittore aristocratico-", "Dal vero al sacro", "Favole e miti", "La scena di genere fiammingo-genovese" e "Paesi incantati".
Vi è poi una sala con una gran folla di animali ed un'altra a carattere fiabesco con dei paesaggi innevati.
Per finire vi è un presepe realizzato dallo stesso Scorza composto da diverse sagome di carta.
A Palazzo Rosso, parallelamente, vi è la mostra :"Avezzo a maneggiar la penna dissegnando"con ben 90 disegni dello stesso Scorza, di cui 55 inediti. Altri suoi disegni sono conservati nel "Museo Nazionale" di Cracovia in Polonia.

Sinibaldo ScorzaSinibaldo Scorza

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