#185 - 4 marzo 2017
AAAAA ATTENZIONE questo numero rester in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascer il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore gi in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore superer l'amore per il potere, sia avr la pace (J. Hendrix)
Di borgo in borgo

Taverna (Catanzaro)

Il Borgo di Mattia Preti

Ai piedi della Piccola Sila

Taverna è il borgo di Mattia Preti, uno dei più significativi interpreti della pittura italiana del Seicento. Le attrattive principali del paese sono legate a lui: suoi capolavori sono custoditi nella ricchissima chiesa di S. Domenico, nel Museo civico, nella chiesa barocca di S. Barbara.

A completare il percorso di visita sono il Museo d’arte contemporanea all’aperto e le Vie delle Poesia, con opere di vari artisti e testi poetici di autori del Novecento sparsi per il paese.

Il Borgo di Mattia PretiIl Borgo di Mattia Preti

E poi, i dintorni: perché Taverna sorge ai piedi della Sila Piccola, un territorio bellissimo ricoperto di boschi e costellato di laghi dove sorge il centro visita “Antonio Garcea”, complesso con musei, aree e laboratori didattici, punto di partenza per escursioni e passeggiate.

Il Borgo di Mattia PretiIl Borgo di Mattia Preti

Taverna vede la sua origine nella mitica polis greca Treis-Chenè, fondata da coloni provenienti dalla Grecia in prossimità del mare Ionio.
Si pensa che la città venne distrutta nel X secolo, nel corso di incursioni saracene che spinsero le popolazioni a ritirarsi nell'entroterra, in villaggi più riparati, sulle montagne. Sono ancora visibili i resti di un castello, di una torretta d'avvistamento e della cattedrale, sul monte Paramite di Taverna Vecchia, antica sede dell'Episcopio spostato da Callisto Papa II nel 1122, a Catanzaro.

Il Borgo di Mattia PretiIl Borgo di Mattia Preti

Avvenne una seconda distruzione di Taverna a causa delle guerre feudali nel 1160 e le lotte tra Aragonesi e Angioini nel 1459 che costrinse la popolazione a trasferirsi nel vicino Casale di Bompignano, qui la città dimorò in maniera stabile, definendo un vasto e ricco territorio che favori la formazione di un governo politico autonomo, gestito da famiglie nobili del luogo, attraverso l'elezione di un Sedile Patrizio e la presenza di svariati Ordini Monastici.

Il Borgo di Mattia PretiIl Borgo di Mattia Preti

Questo piccolo rinascimento favorì un grande sviluppo economico e sociale ed un vivace ambiente culturale, attivo per tutto il secolo XVI e XVII, ma che scemò agli inizi dell'Ottocento.
Nel corso del XIX secolo, i le alternanze politiche succedutesi alla Repubblica Partenopea, all'insediamento nella città dei Francesi, ai moti Risorgimentali, al brigantaggio, fino all'Unità d'Italia, causarono la perdita dell'autonomia amministrativa e la fuga da Taverna delle famiglie gentilizie e degli Ordini monastici.
"Con gli anni oscuri della prima metà del nostro secolo, drammaticamente segnati dai conflitti bellici, dalla povertà e dalle dissanguanti emigrazioni, la più alta identità storica e culturale della città sarà dispersa in mille rivoli da distruzioni, saccheggi, demolizioni e furti. I frammenti giunti fino a noi, sospinti e irretiti dall'ultima fagocitante evoluzione, stentano ancora ad essere riconosciuti come le vere pietre miliari, necessarie alla costruzione futura di Taverna."

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