#183 - 11 febbraio 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

Ancora sui cambiamenti climatici

Ghiacciai dolomitici

L'Ortles si muove

Lo affermano recenti rilievi

L'Ortles  si muoveL'Ortles  si muove

Il ghiacciaio sul monte Ortles, il più elevato dell' Alto Adige, ha cominciato a 'muoversi' per la prima volta da 7.000 anni fa, quando vivevano nella regione i 'parenti' dell' uomo di Similaun.
Lo hanno scoperto ricercatori italiani dell' Idpa-Cnr insieme a un team internazionale dell' Università dell'Ohio esaminando carotaggi fatti sul ghiacciaio nel 2011. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The Cryosphere.

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Secondo i ricercatori, la rapida fusione dei ghiacci è connessa al surriscaldamento globale: "i ghiacciai alpini si stanno ritirando velocemente a causa dell'intensa fusione legata al riscaldamento atmosferico", spiega Paolo Gabrielli, ricercatore presso l'Università dell'Ohio e responsabile dello studio.
"Il movimento del ghiaccio più profondo - continua Gabrielli - potrebbe essere causato dalle infiltrazioni dell'acqua, a partire dai margini rocciosi a monte del sito di perforazione, e dal fatto che ora quest'acqua, durante le estati eccezionalmente calde, stia lubrificando la parte basale del ghiacciaio".

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Le carote di ghiaccio indicano una fase di accelerazione del movimento del ghiacciaio presente sul Monte Ortles (alto 3.905 metri, sulle Alpi orientali, a 37 km dal luogo del ritrovamento dell'Uomo del Similaun) che "non avrebbe precedenti nel periodo osservato" dei settemila anni di esistenza del ghiacciaio, spiega Carlo Barbante, direttore dell'Idpa-Cnr di Venezia.
I risultati della ricerca indicano infatti che il ghiacciaio dell'Ortles, come lo conosciamo oggi, si formò circa 7.000 anni fa, alla fine del cosiddetto 'Ottimo Climatico' dell'emisfero settentrionale, un periodo particolarmente caldo durante il quale i ghiacciai alpini si ritirarono fino a quote elevate.

Successivamente, l'inizio di un periodo più fresco, conosciuto come Neoglaciale, contribuì a far accumulare neve e ghiaccio sul suolo nuovamente congelato nei pressi della cima all'Ortles. E' stato durante questo nuovo periodo climatico che 5.300 anni fa venne sepolta anche la mummia di Oetzi, Uomo di Similaun, a 3.210 metri di quota, fino allo scioglimento del ghiaccio nell'estate del 1991.

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