#181 - 28 gennaio 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Ulisse Gallery Contemporary Art - Roma

Attardi e il Mito

di Luigi Capano

Attardi e il MitoAttardi e il Mito

Risalendo da Piazza San Silvestro le morbide pendici del Colle Pinciano, appena imboccata via di Capo le Case, angusta e serpentina - un tempo sede di botteghe di artisti e dove, nel palazzetto barocco Centini Toni detto curiosamente “la casa dei pupazzi”, Massimo D’Azeglio ebbe il suo studio di pittore – le vetrate traslucide della Ulisse Gallery Contemporary Art ci invitano alla mostra Mito & Poesia dedicata a Ugo Attardi (Sori 1923, Roma 2006) nel decennale della morte (dal 14 dicembre 2016 al 25 febbraio 2017, a cura di Carlo Ciccarelli e Silvia Pegoraro; Via Capo le Case 32, Roma).

Attardi e il MitoAttardi e il Mito

In mostra una cinquantina di opere tra dipinti, disegni e sculture, provenienti dall’archivio dell’artista: tra queste, una trentina di tavole dedicate alla Divina Commedia esposte ora per la prima volta.
Tentato inizialmente dalla ricerca astratta – fece parte del gruppo Forma 1 assieme a Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Concetto Maugeri, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato – Ugo Attardi si portò ben presto sul versante sensistico del realismo figurale allacciando la propria vena ispirativa alla tradizione classica del mito e dei grandi poemi dell’umanità: segnatamente, con riferimento alla presente mostra, l’Eneide e l’Odissea, oltre, s’intende, all’epopea dantesca.

Attardi e il MitoAttardi e il Mito

Ma le inquiete visioni attardiane, sotto le spoglie paludate di risorte immagini ancestrali sembrano possedere, il più delle volte, quella immediatezza istintuale e quella cieca volizione proprie di una primitiva sfera pulsionale dove si agita, al riparo dal fragile lume della coscienza, un caotico, eterno teatro di oscure forze distruttive e di incoercibili congiungimenti erotici.
Perché gli irredimibili fantasmi e le larve voraci dell’ora presente covano senza posa, e non vale confinarli nello spazio remoto del mito e del fantastico, o costringerli nel multifiorito giardino delle Muse.
L’artista deve anche essere, talvolta, un vigile custode di spettri.

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