#180 - 21 gennaio 2017
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerà il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Pagine Preziose

Presentato il 20 gennaio presso la Facoltà di Ingegneria all'Università la Sapienza di Roma

Introduzione di Alessandro Balducci

Fuori raccordo

Abitare l'altra Roma

Carlo Cellamare - Donzelli Editore

Roma oggi è la sua periferia: è qui che sta emergendo la sua nuova identità. Non è più la città focalizzata su un centro storico circondato da quartieri periferici consolidati, ma una città-territorio, che si estende in un’area vasta e articolata. La periferia non conosce più neppure il limite idealmente costituito dal Grande raccordo anulare, ormai un vero e proprio «luogo», attorno al quale si è realizzato non solo un intenso sviluppo insediativo, ma anche un vero e proprio cambiamento antropologico nei modi dell’abitare.

Sui territori limitrofi Roma in passato ha svolto un’azione attrattiva, agendo come una sorta di «buco nero», assorbendone risorse e persone; oggi invece una serie di processi innovativi spinge verso un ribaltamento dei rapporti di forza tra città e periferia.
Quest’ultima tende a rendersi autonoma, ma le difficoltà sono ancora tante: se infatti ad attrarre la popolazione in queste zone sono fattori ricollegabili a una migliore qualità della vita, queste continuano a essere le aree in cui Roma «esporta» le funzioni indesiderate, dalle discariche ai poli della logistica.
E se l’esodo non è segnato da distinzioni socio-economiche, nei fatti non si generano fenomeni di mixité, ma una semplice giustapposizione di realtà che non dialogano tra loro: complessi abitativi esclusivi all’interno di campi da golf, aree residenziali abusive, poli tecnologici, aree industriali, zone agricole intercluse, poli del gioco d’azzardo, campi rom.
D’altra parte, come risposta a queste difficoltà, emergono forme nuove di auto-organizzazione o di collaborazione tra istituzioni e cittadini, attraverso la creazione di comitati e associazioni.

Frutto di un lavoro di ricerca durato tre anni, ad opera di un gruppo interdisciplinare composto da urbanisti, sociologi e antropologi, il libro è un viaggio «fuori Raccordo», che esplora luoghi dai nomi familiari eppure sconosciuti, e discute sulla città e sul suo futuro, mettendo a fuoco alcune questioni centrali ancora trascurate, da cui emerge un’immagine complessa e sorprendente della città.

Saggi di: Giovanni Attili, Alessandro Balducci, Antonella Carrano, Giovanni Caudo, Pierluigi Cervelli,
Alessandro Coppola, Ernesto d’Albergo, Alessandro Lanzetta, Maria Immacolata Macioti, Elena Maranghi, Giulio Moini, Francesco Montillo, Valerio Muscella, Dorotea Papa, Lidia Piccioni, Barbara Pizzo, Monica Postiglione, Irene Ranaldi, Enzo Scandurra, Federico Scarpelli, Nicola Vazzoler.

editore@donzelli.it

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