The Judge
Robert Downey Jr. e Robert Duvall: Duetto da Oscar
di Giada Gentili
Robert Downey Jr. e Robert Duvall da Oscar. “The Judge” è il loro primo film insieme, ma non ci sarebbe da stupirsi se qualcuno chiedesse loro una nuova collaborazione: la sicurezza dell’esperienza e la dolcezza nello sguardo degli anni che passano di Duvall sono il contraltare perfetto dell’energia e la simpatica arroganza di Downey Jr.. Padre e figlio, Joseph e Hank Palmer, giudice e avvocato, i due si scontrano e rincorrono in una storia di antichi rancori, rimorsi e rimpianti; senza indugiare troppo nella trama, ricca di sfumature e flashback, alla cui base si sviluppa un processo per omicidio imputato allo stesso giudice Palmer, quello che rende “The Judge” un buon film è il tetris di tutti gli elementi: gli attori appunto, ma anche la regia, la scelta della musica, i momenti da occhi gonfi affiancati dagli assoli comici di Mr. Downey.
Due ore e quaranta abbondanti che non pesano, che scorrono e alcuni minuti si sedimentano nel profondo dello spettatore: la scena della doccia forzata, l’interrogatorio padre-figlio in aula, i battibecchi tra Hank e la figlia (una bravissima Emma Tremblay). Robert Downey Jr. ha abbandonato tutti i super di Iron Man (super-muscoli, super-capelli, super-forza) e lasciato solo l’uomo: Hank sta per divorziare ma ha un rapporto magnifico con la figlia, è arrogante ma “anche l’uomo più generoso che io abbia mai conosciuto”, come dichiara il suo grande amore adolescenziale, tutto d’un pezzo nei panni dell’avvocato in città, e un pezzo di pane con la maglietta dei Metallica e le sneakers.
Stupisce che ci sia David Dobkin dietro la macchina da presa, lo stesso dello strampalato “Due single a nozze”. E’ stato lo stesso regista a dichiarare durante la premiere di “The Judge” a Roma che “La vita è una tragedia e c’è bisogno di divertirsi”, ma che si possono affrontare le tragedie come Hank Palmer, in sella ad una bici a 50 anni suonati. Certo, non tutti siamo Robert Downey Jr. e probabilmente a 50 anni su due ruote neanche ci monteremmo, ci potremmo comunque accontentare di poter indossare con la stessa classe dell'attore la maglietta dei Metallica comprata al liceo.