Con riferimento alla Giornata Mondiale della Montagna
CAI 2016:
L'Avventura
L'avventura è stata al centro del convegno nazionale 2016 del Club alpino accademico italiano del 21 novembre scorso a Genova.
“Il patrimonio di conoscenze del Club alpino alpino accademico italiano non deve essere limitato al ristretto ambito dell'autoreferenzialità. Insieme dobbiamo mettere a disposizione di tutto il CAI ciò di cui l'accademico è testimone e portatore di parola”.
Con queste parole il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti si è rivolto ai presenti in occasione del convegno nazionale 2016 del Club alpino accademico italiano, “Chi fa parte del CAAI, se ha suggerimenti, indicazioni, esempi deve darli senza isolarsi. Non devono esistere sacche isolate all'interno del nostro CAI: la ricchezza dell'accademico non deve rimanere all'interno dell'accademico, ma deve diventare un patrimoniodi tutto il Sodalizio”.
I temi del convegno sono stati l'avventura e l'alpinismo, con diverse esperienze a confronto.
Gli intervenuti, a cominciare da Alessandro Gogna, hanno ricordato che un'avventura pre confezionata non è vera avventura. La vera avventura presume infatti la libertà di potersi muovere sul territorio.
Sono stati presentati dagli intervenuti diversi esempi di avventura, dalle ultime salite al Cervino al giro del mondo in bicicletta, fino ad arrivare a varie escursioni speleologiche. La speleologia, è stato ricordato, può essere considerata come una delle ultime forme di avventura rimaste, in quanto nel mondo ipogeo rimane ancora tanto da scoprire, contrariamente a ciò che riguarda il mondo esterno.
Nel corso dei lavori è stato infine ricordato Gianni Calcagno, alpinista accademico genovese deceduto nel 1992 sul McKinley. Con Calcagno, che all’epoca aveva 49 anni, perse la vita il ventinovenne Roberto Piombo.
Parallelamente il CAI ha voluto ricordare alcune iniziative ultime.
Si terrà domenica 11 dicembre l'escursione organizzata dal CAI Mestre nell'ambito del progetto nazionale CAI "Camminare nella storia. Sentieri e percorsi del passato" (ciclo 2016 di Vivere l'ambiente) riferita a La Via Claudia Augusta Altinate nella Valle del Senaiga.
La strada, risalente all'impero romano, è ritenuta originale da gran parte degli studiosi; percorre la montagna di Lamon in una zona appartata, di forte valenza ambientale, che conserva interessanti testimonianze di vita passata: dai reperti legati agli antichi abitanti d'epoca romana alla fauna del tardoglaciale.
E' stato ricordato Museomontagna, la mostra Ex libris delle montagne. Incisori di vette,
organizzata dal Museo Nazionale della Montagna con la Regione Piemonte, Fondazione CRT e la collaborazione della Città di Torino e il Club alpino italiano ha voluto sottolineare la Giornata Internazionale della Montagna, nel corso della quale saranno proposte specifiche attività legate agli ex libris.
Un'esposizione incentrata sulla cospicua raccolta di ex libris del Museo, che conta più di quattromila pezzi con soggetto essenzialmente montano, sapientemente messa insieme negli anni dal collezionista e antiquario Gastone Mingardi ed entrata oggi a far parte dei beni del Museomontagna, integrata con le raccolte del Museo stesso.
L’esposizione, articolata in un percorso iconografico che comprende noti artisti che hanno lavorato per personaggi famosi, valenti alpinisti o semplici amanti delle terre alte, spazia in un arco temporale che parte dalla fine del Cinquecento a oggi.
In queste piccole porzioni di carta – nate in Germania alla fine del Quattrocento per contrassegnare la proprietà di un libro – il tema montano è declinato in mille sfaccettature, parole e immagini sono fuse in un tutt’uno: il nome del committente e titolare è inscindibilmente legato all’apparato iconografico rievocato da famosi artisti, come Max Klinger, Alois Kolb, Alberto Martini, Guido Balsamo Stella, o da incisori meno noti e valenti artigiani.