#107 - 13 ottobre 2014
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascer il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo cos alto da giustificare metodi cos indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il pi piccolo degli animali una delle pi nobili virt che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuer a massacrare gli animali non conoscer ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo il pi crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Ambiente

XI Forum Internazionale dell'Informazione per la Salvaguardia della Natura
organizzato da Greenaccord omlus

Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli

Biodiversità mortificata

Il rischio?
La perdita di specie che meglio si adattano ai diversi ecosistemi
e la standardizzazione di gusti

“Nel mondo possiamo contare su 250mila specie vegetali conosciute, 7000 delle quali selezionate nel corso del tempo dagli agricoltori di tutto il globo. Eppure, oggi se ne utilizzano solo una manciata. Il 75% del fabbisogno alimentare mondiale è basato solo su 12 tipi di raccolti agricoli e 5 specie animali”.

Biodiversità mortificataBiodiversità mortificata

Un dato impressionante, ben noto agli addetti ai lavori ma praticamente sconosciuto all’opinione pubblica. A rivelarlo agli oltre cento giornalisti presenti all’XI Forum dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura organizzato a Napoli da Greenaccord Onlus è Stefano Padulosi, scienziato esperto di risorse genetiche, membro di Bioversity International, istituto di ricerca per la tutela della biodiversità in agricoltura.

Biodiversità mortificataBiodiversità mortificata

“L’uso di un numero sempre più ridotto di specie agricole – spiega Padulosi – è funzionale agli interessi del modello agricolo dominante e produce una standardizzazione dei gusti e una perdita di biodiversità genetica e culturale”. Il problema non è di poco conto perché, connesso con la tutela delle diverse specie agricole, c’è la possibilità di garantire alle popolazioni mondiali alimenti “di grande valore nutrizionale e culturale che tra l’altro si adattano meglio ai diversi climi ed ecosistemi”. E quindi richiedono meno attenzione e un minore ricorso a prodotti chimici.
“Sostenere gli agricoltori che mantengono tale diversità agricola attraverso il proprio lavoro nei loro campi – prosegue Padulosi – è quindi interesse dell’intera comunità internazionale. Così come è utile rafforzare il ruolo delle banche genetiche, che permettono di conservare le specie salvandole dall’estinzione”.

Biodiversità mortificataBiodiversità mortificata

Nei quattro giorni di dibattiti e confronti, l’XI Forum dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura ha affrontato il rapporto tra produzioni agricole, problemi di malnutrizione e modelli di sviluppo, partendo dalla fotografia del mercato agricolo mondiale e dal ruolo degli attori coinvolti per arrivare a prospettare le possibili linee di riforma che permettano di aggredire in modo efficace la piaga della fame.

Biodiversità mortificataBiodiversità mortificata

Tra i relatori in programma, ricercatori e analisti di prestigiose organizzazioni: FAO, Caritas Internationalis, Worldwatch Institute, Coldiretti, Bioversity International, UNDP, European Network of Agricultural Journalists e Slow Food.

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