#175 - 3 dicembre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Padre, dimmi una parola

Lorenzo Chiarinelli - EDB edizioni Dehoniane Bologna

Il noto vaticanista Luigi Accattoli, nell'introdurre il libro del vescovo Lorenzo Chiarinelli, invita a leggere per prima la pagina 41, intitolata "Notturno" che si presenta in forma di poesia e di li parte la sua considerazione generale sul libro. Lo seguiamo:
"Oltre che della malattia e del mistero, la notte in questa pagina è metafora del tempo umano e del nostro tempo in particolare.
Andando avanti nella lettura scopriamo che l'autore discute interminatamente con gli uomini e le donne della sua epoca, cioè con sé e con noi, un momento mescolandosi al popolo, un altro momento andando all'ambone."

Padre, dimmi una parola, consta di 63 capitoli, per ciascuno poco più di una pagina..."Nella cultura contemporanea sembra mancare lo stupore", leggiamo alla voce Stupore, dopo aver preso nota della "curiosità infinita" che oggi sembra abitare il cuore di molti. Alla voce Pregare c'è un buon elenco dei fattori che oggi rendono la preghiera una "lotta", ma si riconosce anche che "in questo stesso tempo è presente e diffusa l'aspirazione alla calma, il fascino del silenzio"...

Luigi Accattoli ci da una chiave di lettura ampia e capace di aprire al senso degli argomenti presenti, e l'autore stesso ci guida: " Oggi noi non viviamo certamente nel deserto: il nostro tempo è la stagione alluvionale della parola, anzi dello spreco della parola. Per reazione si vorrebbe il silenzio, la fuga, la solitudine (...) Come il giovane eremita del deserto egiziano, anche se immersi in un deserto di altre dimensioni, quello urbano, e di diversa solitudine, quella tra la folla, possiamo far nostra la sua semplice e familiare richiesta: Padre dimmi una parola! La richiesta diventi il nostro impegno all'ascolto."

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