#175 - 3 dicembre 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Pagine Preziose

Padre, dimmi una parola

Lorenzo Chiarinelli - EDB edizioni Dehoniane Bologna

Il noto vaticanista Luigi Accattoli, nell'introdurre il libro del vescovo Lorenzo Chiarinelli, invita a leggere per prima la pagina 41, intitolata "Notturno" che si presenta in forma di poesia e di li parte la sua considerazione generale sul libro. Lo seguiamo:
"Oltre che della malattia e del mistero, la notte in questa pagina è metafora del tempo umano e del nostro tempo in particolare.
Andando avanti nella lettura scopriamo che l'autore discute interminatamente con gli uomini e le donne della sua epoca, cioè con sé e con noi, un momento mescolandosi al popolo, un altro momento andando all'ambone."

Padre, dimmi una parola, consta di 63 capitoli, per ciascuno poco più di una pagina..."Nella cultura contemporanea sembra mancare lo stupore", leggiamo alla voce Stupore, dopo aver preso nota della "curiosità infinita" che oggi sembra abitare il cuore di molti. Alla voce Pregare c'è un buon elenco dei fattori che oggi rendono la preghiera una "lotta", ma si riconosce anche che "in questo stesso tempo è presente e diffusa l'aspirazione alla calma, il fascino del silenzio"...

Luigi Accattoli ci da una chiave di lettura ampia e capace di aprire al senso degli argomenti presenti, e l'autore stesso ci guida: " Oggi noi non viviamo certamente nel deserto: il nostro tempo è la stagione alluvionale della parola, anzi dello spreco della parola. Per reazione si vorrebbe il silenzio, la fuga, la solitudine (...) Come il giovane eremita del deserto egiziano, anche se immersi in un deserto di altre dimensioni, quello urbano, e di diversa solitudine, quella tra la folla, possiamo far nostra la sua semplice e familiare richiesta: Padre dimmi una parola! La richiesta diventi il nostro impegno all'ascolto."

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