#175 - 3 dicembre 2016
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascerà il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Pagine Preziose

Padre, dimmi una parola

Lorenzo Chiarinelli - EDB edizioni Dehoniane Bologna

Il noto vaticanista Luigi Accattoli, nell'introdurre il libro del vescovo Lorenzo Chiarinelli, invita a leggere per prima la pagina 41, intitolata "Notturno" che si presenta in forma di poesia e di li parte la sua considerazione generale sul libro. Lo seguiamo:
"Oltre che della malattia e del mistero, la notte in questa pagina è metafora del tempo umano e del nostro tempo in particolare.
Andando avanti nella lettura scopriamo che l'autore discute interminatamente con gli uomini e le donne della sua epoca, cioè con sé e con noi, un momento mescolandosi al popolo, un altro momento andando all'ambone."

Padre, dimmi una parola, consta di 63 capitoli, per ciascuno poco più di una pagina..."Nella cultura contemporanea sembra mancare lo stupore", leggiamo alla voce Stupore, dopo aver preso nota della "curiosità infinita" che oggi sembra abitare il cuore di molti. Alla voce Pregare c'è un buon elenco dei fattori che oggi rendono la preghiera una "lotta", ma si riconosce anche che "in questo stesso tempo è presente e diffusa l'aspirazione alla calma, il fascino del silenzio"...

Luigi Accattoli ci da una chiave di lettura ampia e capace di aprire al senso degli argomenti presenti, e l'autore stesso ci guida: " Oggi noi non viviamo certamente nel deserto: il nostro tempo è la stagione alluvionale della parola, anzi dello spreco della parola. Per reazione si vorrebbe il silenzio, la fuga, la solitudine (...) Come il giovane eremita del deserto egiziano, anche se immersi in un deserto di altre dimensioni, quello urbano, e di diversa solitudine, quella tra la folla, possiamo far nostra la sua semplice e familiare richiesta: Padre dimmi una parola! La richiesta diventi il nostro impegno all'ascolto."

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.