#173 - 19 novembre 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerŕ  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo č cosě alto da giustificare metodi cosě indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il piů piccolo degli animali č una delle piů nobili virtů che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerŕ a massacrare gli animali non conoscerŕ  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo č il piů crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si č capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Pagine Preziose

Migranti

A passi nudi a cuori scalzi

di Anna Manna e Daniela Fabrizi - Aracne Editore

Il libro contiene commenti critici di Sandro Gros-Pietro, Ruggero Marino, Antonella Pagano, Luigi Tallarico, per “L’Esodo” di Anna Manna e commenti critici di Dante Maffia, Giuseppe Mannino, Giovanni Pistoia per “L’Esilio” di Daniela Fabrizi .

“Quando la poesia bussa non si pone domande, non conosce risposte, non propone soluzioni. S’attarda in quel limite tremendo tra la vita e la morte, lo rende infinito : non è la soluzione che il poeta è capace di proporre. E’ umilmente, semplicemente, l’incontro tra il dolore e chi lo può in qualche modo raccontare.
Emigrare dalla propria terra, dalla storia che ti ha costruito, significa migrare da se stessi. Anche il poeta emigra dalle proprie emozioni e approda nelle emozioni dell’alter. Un alter che non è un alieno però, ma un nostro simile, un appartenente alla grande famiglia umana. Che troppo spesso perde nei viaggi, in qualunque viaggio reale o metaforico, la dimensione dell’umanità e naufraga nell’apocalisse dei sentimenti che prova e che suscita.

Abbiamo voluto salvare dal naufragio almeno quel bagaglio terribile di emozioni: al poeta non è concesso altro. Ma nella speranza di salvare il bagaglio loro a volte abbiamo perso il nostro.
Ci siamo identificati provando a restare a a galla. Noi con le nostre penne traballanti, in un viaggio dell’anima che non risparmia la sofferenza vera della mente : quella capace di scrivere lo sdegno e la necessità di reagire allo scempio della nostra epoca tristissima.”

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