#173 - 19 novembre 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterŕ  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerŕ  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore č un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote č la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'č la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: č questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Pagine Preziose

Migranti

A passi nudi a cuori scalzi

di Anna Manna e Daniela Fabrizi - Aracne Editore

Il libro contiene commenti critici di Sandro Gros-Pietro, Ruggero Marino, Antonella Pagano, Luigi Tallarico, per “L’Esodo” di Anna Manna e commenti critici di Dante Maffia, Giuseppe Mannino, Giovanni Pistoia per “L’Esilio” di Daniela Fabrizi .

“Quando la poesia bussa non si pone domande, non conosce risposte, non propone soluzioni. S’attarda in quel limite tremendo tra la vita e la morte, lo rende infinito : non è la soluzione che il poeta è capace di proporre. E’ umilmente, semplicemente, l’incontro tra il dolore e chi lo può in qualche modo raccontare.
Emigrare dalla propria terra, dalla storia che ti ha costruito, significa migrare da se stessi. Anche il poeta emigra dalle proprie emozioni e approda nelle emozioni dell’alter. Un alter che non è un alieno però, ma un nostro simile, un appartenente alla grande famiglia umana. Che troppo spesso perde nei viaggi, in qualunque viaggio reale o metaforico, la dimensione dell’umanità e naufraga nell’apocalisse dei sentimenti che prova e che suscita.

Abbiamo voluto salvare dal naufragio almeno quel bagaglio terribile di emozioni: al poeta non è concesso altro. Ma nella speranza di salvare il bagaglio loro a volte abbiamo perso il nostro.
Ci siamo identificati provando a restare a a galla. Noi con le nostre penne traballanti, in un viaggio dell’anima che non risparmia la sofferenza vera della mente : quella capace di scrivere lo sdegno e la necessità di reagire allo scempio della nostra epoca tristissima.”

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