Sarzana – La Spezia
Il Festival della Condivisione
intervista a Gustavo Pietropolli Charmet
di Elena Marchini
Nella presentazione del programma del Festival della Mente 2014 ha scritto di rito della condivisione del sapere.
Condivisione nel senso che rispetto ad altre situazioni di produzione culturale le distanze tra i fruitori dell’esperienza e coloro che la gestiscono sono ridotte al minimo. I partecipanti al Festival hanno l’impressione fondata di essere anche loro protagonisti, nel senso che con la loro partecipazione, con i loro pensieri e le riflessioni che seguono ad ogni intervento contribuiscono alla produzione culturale del Festival della Mente. In questo senso è condivisione di una fatica tra scienziati, scrittori e artisti e il pubblico che è venuto proprio per partecipare al rito della condivisione del sapere.
Sempre nella presentazione si citano, rispetto alle edizioni precedenti, elementi di continuità e discontinuità. Iniziamo dagli elementi di continuità?
La continuità è stato il grande sforzo di costruire un dispositivo interdisciplinare, che è lo spirito del Festival, teso ad arricchire la conoscenza sulla creatività, arruolando scienziati ed artisti che vengono da esperienze lontane sia geograficamente sia da un punto di vista disciplinare.
La discontinuità invece in cosa consiste?
Era obbligatorio inserire cauti elementi di novità; la novità più importante che ho cercato di inserire è un approfondimento sul difficile rapporto tra le generazione: genitori-figli, adulti-giovani, docenti-allievi, cultura degli adulti-cultura giovanile. Che vorrei però fosse affrontato con creatività.
Come sono stati scelti gli autori da presentare al Festival della Mente?
Abbiamo scelto autori e scienziati che fossero l’eccellenza nel loro ambito.
Sappiamo che il pubblico del Festival della Mente è un pubblico numeroso, variegato e affezionato. Ma per questa edizione avete pensato di rivolgervi a un pubblico particolare?
Non essendo un festival specializzato è chiaro che il Festival della Mente si rivolge a un pubblico che ha una domanda larga di sapere e conoscenza, che ha bisogno di non essere passivo, ma protagonista e coinvolto nell’esperienza. Credo che il Festival si rivolga a persone motivate, competenti, e molto curiose.
Il nome Pietropolli Charmet è associato all’adolescenza, il Festival della Mente è diventato famoso anche per la presenza dei Volontari, adolescenti delle scuole superiori della provincia spezzina e delle provincie limitrofe. Anche quest’anno i Volontari avranno un ruolo importante?
Avranno sempre un ruolo importante per quanto riguarda le funzioni operative che svolgono: sono protagonisti dell’efficienza, della qualità delle relazioni, dell’ospitalità che il Festival riserva ai suoi fruitori. Sono però anche protagonisti di un processo personale di crescita, di cambiamneto, di trasformazione, nel senso che vengono a contatto con un modo di fare e produrre cultura più grande rispetto a quello che vivono a scuola e quindi sviluppano una curiosità, una maggiore disponibilità rispetto alla cultura degli adulti. I Volontari, inoltre, mettono a disposizione del Festival la loro giovinezza, il loro entusiasmo.
Sempre a proposito di adolescenti, crede che il programma del Festival 2014 possa intercettare anche le loro esigenze e le loro curiosità?
Assolutamente sì; non credo che i ragazzi siano disponibili solo a interventi o spettacoli musicali o d’intrattenimento. Penso che i grandi protagonisti della produzione culturale presenti al Festival e i temi da loro proposti siano mossi dal desiderio di raggiungere e coinvolgere proprio i giovani e gli adolescenti.
In conclusione quale sarà la firma di Pietropolli Charmet a questo Festival?
Il Festival è un cantiere dove si è cercato costruire un edificio culturale nuovo, in cui la divulgazione del sapere è intelligente, interattiva, democratica, e dove i destinatari sono essi stessi i co-protagonisti della produzione culturale.
IL PROGRAMMA
29 agosto
Piazza Matteotti - Mario Calabresi - Ritrovare la ragione per non fare naufragio
Canale Lunense - Francesco M. Cataluccio - L’epidemia di immaturità: da Peter Pan a Harry Potter
Chiostro di San Francesco - Marco Aime - La fatica di crescere
Piazza d'Armi Fortezza Firmafede - Philippe Petit - Creatività: il crimine perfetto
Chiostro di San Francesco - Emanuela Grimalda - Le difettose
Piazza Matteotti - Alessandro Barbero - Come scoppiano le guerre? La prima guerra mondiale
30 agosto
Chiostro di San Francesco - Sofia Bignamini - L’esplosione dei mutanti
Cinema Moderno - Davide Comazzi, Antonio Piotti, Laura Turuani -
Altre madri, altri padri, nuovi adolescenti
Piazza Matteotti - Peter Cameron, Marco Missiroli- Un giorno questa creatività ti sarà utile
Sala delle Capriate Fortezza Firmafede - Mauro Ceruti - L’Europa rischia di nuovo l’autodistruzione
Canale Lunense - Massimo Recalcati - L’Europa deve ritornare alla sua fonte vitale
Chiostro di San Francesco - Giorgio Diritti - Alla scoperta della nascita di un film
Cinema Moderno - Matteo Lancini –“Vivervirtuale”
Canale Lunense - David McCullough jr. - Ragazzi, non siete speciali!
Chiostro di San Francesco - Silvia Vegetti Finzi - Nuovi nonni per nuovi nipoti
Sala delle Capriate Fortezza Firmafede - Katia Provantini - Sopravvivere alla scuola media
Canale Lunense - Gianni Berengo Gardin, Roberto Koch – Scrivere con la macchina fotografica
Piazza Matteotti - Oscar Farinetti - Il più rimane da fare, per questo il futuro è meraviglioso
Chiostro di San Francesco - Paola Mastrocola - La sparizione dello studio
Sala delle Capriate Fortezza Firmafede - Marcello Massimini, Paolo Cornaglia Ferraris -Il segreto della coscienza e la sua misura
Canale Lunense - Michele Serra, Christian Raimo - Tutte le famiglie infelici si assomigliano
Piazza d’Armi Fortezza Firmafede - Paolo Rossi, Gianmaria Testa - Fuori luogo
Piazza Matteotti - Alessandro Barbero - Come scoppiano le guerre? La seconda guerra mondiale
Cinema Moderno - Scuola Holden presenta: Fabio Geda - Absolute beginners
Ala delle Capriate Fortezza Firmafede - Daniele Novara - Litigare fa bene
Canale Lunense - Anita Nair - Nuova identità della donna indiana
Chiostro di San Francesco - Andrea Branzi, Luca Molinari - Un dialogo sugli spazi (e le cose) che abitiamo
Piazza Matteotti - Luigi Zoja - Crisi generazionale, crisi maschile, crisi italiana
Sala delle Capriate Fortezza Firmafede Franco Farinelli, Stefano Arienti - Viaggi e avventure nella conoscenza
Chiostro di San Francesco Errico Buonanno, Chiara Valerio - Figlioli miei, marxisti immaginari
Cinema Moderno - Cesare Moreno - La dispersione scolastica e i suoi antagonisti
Canale Lunense - Alfio Maggiolini - Da ragazzi “contro” a ragazzi responsabili
Chiostro di San Francesco - Chiara Saraceno - Eredità, tradizione, cambiamenti generazionali
Piazza Matteotti - Beppe Severgnini - Creare non vuol dire improvvisare
Sala delle Capriate Fortezza Firmafede - Elena Riva - Il mito della perfezione nella femminilità contemporanea
Canale Lunense - Marco Belpoliti - Matteo e le sette camicie
Piazza d’Armi Fortezza Firmafede - Salut Salon - La notte del destino
Chiostro di San Francesco - Amedeo Balbi, Antonio Pascale - Materia e libertà: un dialogo sul libero arbitrio
Piazza Matteotti - Alessandro Barbero - Come scoppiano le guerre? La guerra delle Falkland
Il Festival della Mente ha anche un vasto e variegato programma per ragazzi.