Tempi...moderni?
Futuristi
di Giuseppe Sanchioni
Ieri (martedì 18 ottobre per chi legge) sono andato a prenotare una visita specialistica in ospedale.
Mi hanno proposto un appuntamento per il 10 aprile. Del 2017, o almeno credo. Però ora che ci penso, loro non me l’hanno detto ed io non l’ho chiesto perché ho dato per scontato fosse l’anno venturo.
Per uno strano gioco del destino, tornando a casa su una facciata di un palazzo di via Tiburtina ho letto, impossibile non vederla, una pubblicità che diceva “La sanità del futuro”.
Sul momento non ci ho fatto caso ma poi riflettendoci a freddo ho capito il sottile messaggio subliminale contenuto nella pubblicità : la malattia appartiene al presente ma la sanità appartiene al futuro perché ti ammali ora ma ti cureranno in futuro, naturalmente se servirà . Così prima della cura avrai tutto il tempo per riflettere sulla tua malattia e su come avresti potuto evitarla. Che ti serva da lezione per un’altra volta, se ci sarà . Saprai a cosa vai incontro se dopo un qualsiasi sintomo farai finta di nulla e la tua negligenza peserà sulla casse dello Stato.
Ma questo migliorerà anche la tua autostima perché sarai portato a resistere e ad arrivare alla cura anche stremato solo per non dargliela vinta.
Parafrasando il Marinetti del Futurismo potremo dire che la sanità è la sola igiene del mondo.
Rimane da stabilire se sarĂ un futuro semplice o anteriore, ma queste sono banalitĂ grammaticali.