#107 - 13 ottobre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Casa dei Tre Oci - Venezia

Lewis Hine
Building a Nation

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Building a Nation

Building a Nation riunisce per la prima volta opere originali provenienti dalla collezione della famiglia Rosenblum di New York, il più consistente fondo archivistico di stampe vintage di Hine in mani private, qui un nucleo di 60 vintage print propone i suoi cicli più conosciuti: dai famosi operai dell’Empire State Building agli immigrati di Ellis Island, dal reportage di Pittsburgh, al lavoro minorile in Pennsylvania, North Carolina e Virginia. Il grande pubblico potrà così ammirare la maestria e l’umanità del padre della “fotografia sociale” e collegare alla sua esperienza alcuni dei valori più alti della generazione successiva rappresentata per esempio dalla Photo League.

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Lewis Hine, nato a Oshkosh nel Wisconsin, porta dentro di sé un senso di stupore e di rispetto per la grandezza della natura umana: un’umanità che ha dimostrato di saper sfidare le leggi della fisica, superare i limiti dello spazio, del tempo e della ragione, anche a costo di rinunce, fatica e sofferenza.
Hine, insegnante e sociologo della Columbia University, decise così di abbracciare la macchina fotografica per meglio rappresentare la grandezza umana dentro le condizioni sociali: la sua fotografia costruì una nazione.

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Forse siete stufi di immagini di lavoro minorile. Bene lo siamo tutti, dirà Hine: ma noi ci proponiamo di rendere voi e tutto il paese così a disagio di fronte a questa faccenda, che quando arriverà il tempo dell’azione, le immagini del lavoro minorile saranno soltanto una testimonianza del passato.
Le sue immagini di uomini volanti sui grattacieli in costruzione (correndo gli stessi rischi a cui erano sottoposti gli operai, per ottenere le angolature migliori si sistemava in uno speciale cesto, creato appositamente per lui, che dondolava a più di trecento metri di altezza sopra la Fifth Avenue), il lavoro minorile e le vedute sterminate dei quartieri industriali divennero gli strumenti con i quali l’America moderna promosse le riforme sociali sul lavoro.

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Nel 1932, venne pubblicato il suo primo volume dal titolo Men at Work: ebbe subito un successo straordinario. Il 1936 è l’anno di Tempi Moderni di Charlie Chaplin e se si ride dell’operaio diventato un ingranaggio delle immense macchine, non si può non pensare alla famosa fotografia di Hine del 1920 del meccanico con micrometro per misurare l’albero di trasmissione che sta costruendo.
Elemento di spicco sarà la proiezione in mostra del film America and Lewis Hine [60’], di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck della Daedalus Production.
La mostra, di Admira, Milano, a cura di Enrica Viganò, è prodotta e organizzata da Civita Tre Venezie e accompagnata dal libro catalogo di Admira Edizioni con saggi di Mario Calabresi e Nicolò Leotta e resterà aperta fino all'8 dicembre 2014.

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Lewis Hine (1874-1940), insegnante di sociologia a New York presso la Ethical Culture School e fotografo della National Child Labor Commitee, si dedica a raccontare l’attività industriale dei complessi siderurgici di Pittsburgh. Durante la prima guerra mondiale, documenta l’opera di assistenza e soccorso della Croce Rossa Internazionale in Europa. Nel 1930, gli viene commissionata la documentazione del processo di costruzione dell’Empire State Building. Hine fotografa tutta l’epopea della costruzione.
Durante la grande depressione, Hine lavora nuovamente per la Croce Rossa fotografando l’opera di soccorso del Sud degli Stati Uniti colpiti dalla siccità e per il Tennessee Valley Authority (TVA), documentando la vita nelle montagne del Tennessee orientale. Lavora anche come capo fotografo della Works Progress Administration’s (WPA) che studiava i cambiamenti nel settore industriale e gli effetti sull’occupazione. Sue fotografie e negativi sono conservati presso la Library of Congress e il George Eastman House.

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