"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Esino Lario (Lecco)
Museo delle grigne
di Alessandro Gentili
La collezione del Museo delle Grigne comprende reperti archeologici raccolta paleontologica dei fossili del calcare di Esino, minerali, ambientazioni naturalistiche delle fasce climatiche, dal lago alla Grigna, una ricca collezione di farfalle italiane, memorie e documenti relativi alla storia e al folclore, oggetti etnografici e la ricostruzione di un “Casel”, la baita tipica dei maggenghi attorno al paese.
Vi sono in particolare fossili del periodo triassico mediano rinvenuti nella conca di Esino Lario, studiati dall’abate Antonio Stoppani e classificati dall’Istituto di Geologia dell’Università di Milano, e una freccia di selce eneolitica rinvenuta nella Rocca di Baiedo, il primo segno della presenza dell’uomo sulle pendici della Grigna.
Le sale, con scritte e cartelloni esplicativi che si estendono alla storia ed alle attività legate alla presenza del ferro in Valsassina, permettono di seguire, con un itinerario ideale, gli eventi che hanno caratterizzato il territorio.
La struttura, realizzata su progetto degli architetti Flavio Cattaneo ed Eugenio Dell’Era, si inserisce nel magnifico contesto del parco della villa. “Nato negli anni ’30 ad opera del parroco Giovanni Battista Rocca, il museo ha da allora contribuito a far conoscere e tramandare le peculiarità di un territorio straordinario come quello di Esino”, ha spiegato il presidente dell’associazione Amici del Museo delle Grigne, Carlo Maria Pensa.
Originariamente situato nei pressi della Chiesa Parrocchiale San Vittore, negli attuali spazi del campo Sportivo, durante la seconda guerra mondiale, per evitare la dispersione del patrimonio, vide alcuni reperti trasferiti presso il museo di Varese, al fine di essere conservati.
Nel dopoguerra si riprese l’iniziativa, grazie all’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Pietro Pensa, e negli anni il museo ha sviluppato una collaborazione con la Comunità Montana della Valsassina, con il museo di Premana e con il museo civico di Lecco.
Nel 1977 il trasferimento nei locali comunali in Piazza Pietro Pensa, sede precedente a quella inaugurata oggi. Nel 1998 è stata istituita l’associazione “Amici del Museo Onlus”, per contribuire a valorizzare e incrementare la collezione.