#167 - 19 settembre 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascer il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo cos alto da giustificare metodi cos indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il pi piccolo degli animali una delle pi nobili virt che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuer a massacrare gli animali non conoscer ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo il pi crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Fumetto

L'onorevole Tarzan

di Giada Gentili

La storia è una parodia delle avventure di Tarzan, che presenta un uomo della giungla decisamente imborghesito, con moglie e figlioletto a carico, mentre al contempo presiede una giungla piena di belve e di esseri più o meno mostruosi, nonché di cacciatori bianchi di varie forme e inclinazioni.

L'onorevole TarzanL'onorevole Tarzan

La narrazione è costellata di proverbi assurdi e di apparizioni fuori trama dello stesso Jacovitti, che si rappresenta come uno spilungone che porta sopra il camice una lisca di pesce.

Nato nel 1948, che non è “re”, ma “primo ministro”. Al suo fianco, prima donna Sora Gei una parodia di Jane Porter, la sposa di Tarzan nei libri originali e adattamenti cinematografici.
Quanti onorevoli nel cinema, nella letteratura....(penso a "L'onorevole Peppone").
Ci si consola così: ridendo, satireggiando, mettendo in berlina....la consolazione dei poveri, si dice.
Tant'è: non sfugge questo onorevole Tarzan del secondo dopoguerra dove veri artisti avevano già intravisto le disgrazie del nostro paese.
Ripenso spesso a Longanesi e Flaiano, ma anche a Dino Buzzati che in piena guerra scrisse "Il deserto dei Tartari" o a Tommaso Landolfi col suo "Racconto d'autunno" o al grande giurista Salvatore Satta e il suo "De profundis".

Sempre più una stagnante palude il nostro piccolissimo paese con le sue gloriose impennate (penso alla scuola di Amatrice costruita in due settimane) che paiono sempre più urla dal silenzio, un paese omogenaizzato dai grandi media al servizio di un Potere irrimediabilmente lontano dalla diakonia e sempre più avvinghiato agli interessi personali.
Rileggiamo Jacovitti e il suo Tarzan imborghesito, per favore.

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