Reperti da vecchi cassetti...
La Compagnia della Forca
di Giada Gentili
La Compagnia della Forca, o di Montblanc, è una compagnia di ventura guidata da Sir Percy di Montblanc, un giovane e imbranato cavaliere, erede della casata dei Montblanc. Gli altri componenti del gruppo sono:
Capitan Golia, Magister militum, forte e più esperto guerriero del gruppo;
Annalisa di Montblanc, sorella di Percy (e più abile di lui), arciere scelto;
Bertrando, menestrello di bell'aspetto, fromboliere;
Messer Ciacco, vivandiere (ed ex boia);
Ser Crumb, anziano scudiero di Percy:
Crusca, garzone.
A questo gruppo di mercenari si uniscono anche il Dottor Nadir, uno studioso di scienze orientali, l' amico Re Rospo, e Lattemiele, un furbo contabile.
La compagnia è avversata dall'Oscuro Signore e dai suoi servi, in particolare Crocca, un avvoltoio che fa da voce narrante oltre che protagonista. Compaiono inoltre saggi, monaci corrotti, geni, draghi, sultani, nani, giganti, personaggi storici e di fantasia. Fanno da ricorrente siparietto i battibecchi tra un finto rappresentante dell'imperatore (sempre dalle fattezze di Magnus) e il suo servo Rosencranz.
È disegnata nel tipico stile di Magnus, con neri e bianchi a campi netti. Una miscela che amalgama lo stile sarcastico di Max Bunker, il fantasy di Tolkien, la storia medievale, la tradizione classica nordeuropea e mediorientale, e esperienze reali di viaggio (per esempio, il suo viaggio in Croazia con la moglie).
La Compagnia della forca è una serie a fumetti scritta e disegnata da Magnus (Roberto Raviola), con l'apporto di Giovanni Romanini.
La saga si dipana in venti episodi, pubblicati a partire dal 1977 da Edizioni GEIS per concludersi, dopo una pausa di quasi un anno dal numero precedente, nel luglio 1979.
Viva il fantasy, viva la fantasia, scenari immaginari, animali che parlano, fate, principesse, eroi e tutto l’armamentario di cui oggi si avrebbe e si ha gran bisogno.
In un mondo.....bla bla bla.....devastato da......bla bla.....guerre....malattie, povertà.....bla bla bla....di cui tivvù e giornali ci rimpinzano fino a farci scoppiare senza scindere, approfondire, evidenziare, ma solo per darci in pasto il nostro orrore quotidiano....bla bla bla che irrompono nella nostra fantasia ormai ridotta ad un lumicino ....ecco gli eroi, le avventure, i luoghi magici rivisitati da questi artsti, veri benefattori di questa umanità, condannata a cibarsi di economia e di guerre.
Pover’uomo (direbbe Hans Fallada), ridotto ad un puntino di PIL, macerato e macinato come chicco di grano (e magari lo fosse in senso evangeico!).
La Compagnia della Forca (curioso titolo) ha poi un retro gusto: quello di portarmi alla mente “La Compagnia degli Antipatici” di Velletri, una sorta di Armata Brancaleone che calpesta il sacro suolo del Teatro con certi spettacoli anarchici, privi di logica (per fortuna) ma capaci, come questi fumetti, di cacciare via per il tempo dello spettacolo (pur breve) l’orrore, appunto, che ci attende fuori, pronto a divorarci.