Brexit
di Giuseppe Sanchioni
Ora tutti si strappano i capelli per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Ma ci erano mai entrati? Vediamo.
Intanto, contrariamente a tutti noi europei, usano unità strane. Infatti misurano i metri in pollici, i chili in libbre e i litri in pinte.
Per non parlare del fatto che pagano gli euri in sterline. Che, non fatevi ingannare, ora vale 100 penny ma qualche tempo fa era suddivisa in 20 scellini con uno scellino che valeva 12 penny.
Si racconta di fior di Nobel dell’Economia che preferivano andare in Borsa nella City a piedi per non dover controllare il resto del taxi!
Poi, per strada camminano a rovescio. Tanto che sono costretti a scrivere sui marciapiedi da che parte guardare prima di attraversare la strada. Che poi uno pensa: ma anche le macchine saranno alla rovescia. E invece no! Le auto hanno il cambio con la prima come le nostre, nel senso che è a sinistra in avanti, e i pedali come le nostre, nel senso che la frizione è a sinistra, e le frecce come le nostre, nel senso che la leva è a sinistra del volante. Poi forse solo per una questione di ripicca guidano alla rovescia girando in senso orario nelle rotonde!
A questo punto la domanda che sorge spontanea è: ma che ce stavano a fa’ in Europa?
Se poi volessimo andare più nello specifico ci sarebbero da analizzare questioni ben più profonde ed essenziali. Perché un solo paese che si chiama Regno Unito ha quattro nazionali: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord?
Secondo questo ragionamento anche noi ne potremmo avere almeno due di nazionali: la Padania e il Resto d’Italia Isole Comprese. Ci sarebbe di che interessare sia la UEFA che la FIFA.
Sotto sotto non sarà per paura? Paura di tutti gli altri europei che, facendo finta di parlare inglese ma ognuno a modo proprio, alla fine distruggano la lingua con buona pace di Cambridge e Oxford!