Maschera nera
di Giada Gentili
Maschera Nera è un fumetto italiano di ambientazione western, creato negli anni sessanta dall'autore Max Bunker (Luciano Secchi) e dal disegnatore Paolo Piffarerio, qui alla loro prima collaborazione insieme.
Maschera Nera è la prima vera opera scritta da Max Bunker e si inserisce nel filone degli eroi mascherati in epoca western, quali Zorro e altri ancora, anche se con un po' più di humour e di violenza, elementi che in seguito caratterizzeranno gran parte della produzione dell'autore.
Verso la fine dell'Ottocento, dopo aver completato gli studi universitari in Inghilterra, il giovane avvocato Ringo Rowandt, il protagonista, torna negli Stati Uniti dove l'anziano padre esercita l'attività di sceriffo in una cittadina del Far West.
Dinanzi ai tanti torti e soprusi che incontra nella nuova realtà , egli decide di reagire combattendo il male su due fronti e con due diverse identità : quello giuridico-legale, più lento e dagli esiti non sempre prevedibili, come avvocato e, quello della giustizia diretta, senz'altro più pratico e spiccio, nelle vesti dell'avventuriero Maschera Nera.
Qui di notevole è proprio la doppia faccia dell'eroe (avvocato e avventuriero) che mi ha incuriosito. Ad ascoltare i molti italiani che subiscono torti, soprusi e violenze quasi quotidianamente, si sente il solito (e drammatico) ritornello:"La giustizia non arriva qui...non funziona....non ci sentiamo protetti....saremo costretti, prima o poi...." e in alcuni casi si è parlato di Ronde Notturne. Non è certo questa la sede per entrare in questo vespaio, certo è che questo fumetto simbolizza un pò questa tensione contemporanea.
Alcune volte ho parlato di artisti "profetici": cito spesso Ennio Flaiano, Leo Longanesi e tanti altri....certo che qui, nella fattispecie di Maschera Nera, siamo di fronte ad un altro di questi (involontari?) profeti del nostro tempo dove, alla inutile giustizia legalizzata, subentra l'altra...mah.
Ed eravamo negli anni sessanta e le crisi erano di là da venire!