#157 - 9 maggio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

Una iniziativa del Save the Blue Heart of Europe

Nei balcani - In Kayak per difendere l'ambiente

Attacco ai fiumi

Attacco ai fiumiAttacco ai fiumi

C'è un progetto distruttivo all'orizzonte: Si tratta della costruzione, nei prossimi anni, di 2.700 dighe lungo i fiumi e corsi d'acqua nei balcani, fra cui 113 in parchi nazionali; un intervento che avrà conseguenze gravi sui fiumi, sull’ambiente circostante e sugli animali. D’altronde i fiumi sono molto di più di una semplice via d’acqua. Con i banchi, le isole, le pianure alluvionali e i guadi, i corsi d’acqua naturali sono tra gli ecosistemi ricchi di biodiversità.

Attacco ai fiumiAttacco ai fiumi

L’insediamento idroelettrico distrugge questa diversità fondamentalmente perché blocca la natura dinamica del fiume. Tuttavia, per molte persone è difficile riconoscere la piena portata dell’impatto idroelettrico, poiché gran parte del danno è nascosto sotto l’acqua. E visto che il letto del fiume sembra uguale a quello di prima, tutto viene considerato normale. Così non è. Un fiume naturale ha poco in comune con un serbatoio, così come una foresta vergine ne ha con una piantagione di abete rosso, entrambi costituiti da alberi ma con ecosistemi fondamentalmente differenti. L’energia idroelettrica non è rinnovabile, né è una forma “verde” della produzione di energia. Ha un impatto enorme su bacini idrici, pianure alluvionali e biodiversità che modifica per sempre, se non addirittura distrugge a titolo definitivo.

Attacco ai fiumiAttacco ai fiumi

Contro questo progetto - scrive Fabrizio Gentile - è in atto una protesta. Lo scorso 16 aprile, dal lago di Bohinji, in Slovenia, è partita un’insolita carovana composta da decine di persone a bordo di kayak con l’obiettivo di solcare diciotto fiumi nel corso di 35 giorni, per protestare contro un possibile disastro ambientale.
Gli sportivi con i loro kayak attraverseranno, una pagaiata dopo l’altra, la Slovenia, la Croazia, la Bosnia, la Macedonia, il Montenegro e termineranno il loro viaggio di protesta in Albania, il 20 maggio prossimo.
La manifestazione fa parte della campagna internazionale Save the Blue Heart of Europe, iniziativa nata per proteggere le acque dolci dei Balcani. Il gruppo di canoisti è guidato dall’ex atleta olimpionico sloveno Rok Rozman (biologo, pescatore a mosca, avventuriero, kayakerè è il fondatore di un movimento per la promozione e la protezione degli ecosistemi acquatici) al grido di “salviamo i nostri fiumi”.

Attacco ai fiumiAttacco ai fiumi

I fiumi balcanici sono più di semplici fornitori di megawatt – ha dichiarato Ulrich Eichelmann, coordinatore della campagna Save the Blue Heart of Europe. – Hanno un importante valore ricreativo per le persone e offrono habitat indispensabili per le specie animali e vegetali. Abbiamo la necessità di difendere questo patrimonio naturale europeo contro l’avidità delle aziende e delle banche”.

Ma la battaglia dei Balcani non è solo per l’Europa. Secondo gli organizzatori, l’espansione idroelettrica minaccia gli ultimi sistemi fluviali intatti in tutto il mondo, dal bacino amazzonico e la Mesopotamia fino all’Himalaya, dal Borneo al Cile. Anche in regioni sfruttate come le Alpi, dove molti fiumi sono già utilizzati per la generazione di energia, la direzione presa è quella di sfruttare i restanti ultimi tratti fluviali. Nel 2010, in tutto il mondo spese per la costruzione di nuove centrali idroelettriche pari a circa 100 miliardi di dollari Usa (in confronto: 19 miliardi sono stati spesi per energia solare). Sotto la maschera di “La produzione di energia verde”. Uno schiaffo al pianeta, un inganno lessicale – secondo Eichelmann – dove sotto una presunta bandiera ambientalista si distrugge invece il Creato.

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