In parallelo col "Cammino del Perdono"
Sui Monti Prenestini - (Lazio)
Santuario della Mentorella
di Dante Fasciolo
Il Santuario Madre delle Grazie della Mentorella è situato sui Monti Prenestini. Secondo la leggenda, il Santuario è sorto per volontà di Costantino nel IV secolo nel luogo dove si convertì il già tribuno romano Sant'Eustachio, vissuto tra il I e il II secolo. Sempre secondo la tradizione fu edificato grazie all’iniziativa delll’Imperatore Costantino intorno al IV secolo e pertanto potrebbe essere il santuario più antico d’Italia.
La teoria più accreditata sull’origine del nome è quella che lo fa risalire all’antico nome dato al monte su cui sorge il santuario della Mentorella ovvero Monte Guadagnolo. Nel medioevo era chiamato Mons Vulturum origine dei termini “Vultuilla de Santa Maria”, oppure “Bulturella” o “Vulturella”. Mons Vulturum significa “Monte degli Avvoltoi” rapaci che un tempo popolavano queste zone e quindi anche Monte Guadagnolo.
Nel VI secolo viene donata ai Benedettini diventando così una proprietà dell'Abbazia di Subiaco fino al XV secolo. Successivamente fu abbandonata per quasi due secoli quando nel XVII secolo viene scoperta dal gesuita Athanasius Kircher che sarà anche l’artefice del suo restauro. Nel 1857 Papa Pio IX dona il santuario alla Congregazione della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo che dopo tanti anni era ancora presente.
Qui fecero vista anche due degli ultimi papi come San Giovanni Paolo II che si recò al Santuario della Mentorella il 29 ottobre 1978; spesso le sue visite erano private e lontane dai riflettori. Papa Bendetto XVIgiunse al santuiario il 29 ottobre 2005 per rendere omaggio alla Madonna delle Grazie della Mentorella. L’interno del Santuario della Mentorella è costituito da una navata centrale che un tempo era interamente affrescata ma oggi rimangono alcuni dipinti di santi risalenti ad epoche successive al restauro settecentesco di Kircher. In fondo alla navata troviamo l’altare maggiore sormontato da un ciborio realizzato nel 1305. Sia a destra che a sinistra troviamo due capelle: una dedicata a San Silvestro con dipinti che raffigurano la vita del Santo e l’Imperatore Costantino mentre quella di sinistra troviamo la cosidetta Cappella del Crocifisso in cui trova, appunto, un Crocifisso in legno con il Cristo inchiodato sulla croce.
Uno dei tesori che custodisce il Santuario della Mentorellaè il dipinto ligneo risalente al XIII secolo e rappresenta Papa Silvestro I che celebra una funzione religiosa. È possibile vederlo raggiungendo l’interno della cappella del Crocefisso. Un altro piccolo gioiello artistico è la Madonna con il Bambino risalente al XIII secolo. E' una delle più importanti opere in legno della scultura lignea della regione.
Nell’insieme il Santuario della Mentorella ha, nella sua storia e nella sua atmosfera mistica, due dei suoi punti di forza. La sua posizione panoramica a oltre 1000 metri di altitudine lo rende unico, solitario e suggestivo. Un vero scrigno di storia e di spiritualità che merita una visita attenta e che sicuramente vi lascerà un senso profondo di pace.