#156 - 25 aprile 2016
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Fumetto

Quadratino

di Giada Gentili

Uno dei primi personaggi dei fumetti nati in Italia è senza dubbio Quadratino, che ha fatto il suo esordio all'interno delle pagine del Corriere dei piccoli nel 1910 ad opera dell'illustratore Antonio Rubino, il quale collaborò al giornale fin dalla sua fondazione.

A quell’epoca i fumetti dovevano essere didascalici ed educativi, anche se i bambini di allora si divertivano più con le strambe avventure di Happy Hooligan, Fortunello, o con Maud, la dispettosa mula Checca.

Il primo personaggio italiano è stato Bilbolbul, un negretto creato da Attilio Mussino che trasformava magicamente immagini e luoghi comuni in visioni grotteche o fantastiche. Poco dopo, sul numero del 7 agosto 1910, fu affiancato da un altro singolare bambino, nato dalla fantasia poetica di Antonio Rubino.
I fumetti di Quadratino, rispondono allo stile del giornale e così come in Bilbolbul, anche qui troviamo delle didascalie in rima baciata, che raccontano le marachelle surreali di un bambino dalla testa quadrata.

QuadratinoQuadratino

Capita sempre che mentre sua mamma Geometria, sua zia Algebra o sua nonna Matematica, siano occupate con i loro calcoli, Quadratino di nascosto se la svigni a combinare qualche monelleria, come rubare una mela o qualche altro frutto. Mentre è intento nel compiere l'azione, succede sempre qualche imprevisto che lo costringe ad inciampare e a farsi del male. La cosa bizzarra è che quando Quadratino cade, la sua testa cambia forma geometrica, sulla base del tipo di incidente. Così quando ruzzola giù dalle scale, la testa gli diventa tonda, quando gli si incastra in una finestra esagonale, la testa assume quella stessa forma e quando dall'alto gli cade una scatola di biscotti, lo schiacciamento dovuto al peso lo fa diventare rettangolare.
Per fortuna c'è sempre mamma geometria, che armata di squadretta e compasso dopo vari calcoli, corregge la forma della testa di Quadratino. I disegni si rifanno allo stile Liberty e Decò di moda in quegli anni e il mondo geometrico, ricorda quello dello scrittore Edwin Abbott.

QuadratinoQuadratino

Le storie di Quadratino vennero pubblicate sino al 1911, ma Antonio Rubino realizzò anche altri personaggi che hanno fatto la storia del fumetto come Italino, un contadinello ignorante che riesce sempre a combinare qualche dispetto all'ufficiale austriaco Otto Kartoffel. Inoltre vanno ricordati le bambine Lola e Lalla, Pierino e l'odiato burattino, Il Collegio, La Delizia, Pippotto e il caprone Barbacucco, il violinista Beniamino e tanti altri sempre pubblicati all'interno del Corriere dei Piccoli.

Quadratino

Millenovecentodieci. Che cos'è? Trovo questa data nei libri di storia. Inizia la Rivoluzione Messicana, in Inghilterra sale al trono Giorgio V, i dirigibili Zeppelin, sciopero dei minatori in Inghilterra....la guerra è di là da venire...Giolitti, il Kaiser, lo zar Nicola che verrà trucidato con la famiglia....qui è ricordato Antonio Rubino e il suo Quadratino...Proust aveva iniziato a scrivere la sua "Ricerca"...
Qui, una giornalista del terzo millennio, cerca di riacciuffare il secolo scorso attraverso i fumetti. Ma il Tempo ha inghiottito ferocemente non solo il povero Quadratino, ma anche i trentasette milioni di morti della Prima Grande Guerra, ahimè....

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