#155 - 18 aprile 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Arte

Galleria Istituto Portoghese - Roma

L'improbabile mondo di Alice

Mostra di pittura di Violante Saramago Matos

L'improbabile mondo di AliceL'improbabile mondo di Alice

Violante Saramago Matos espone a Roma, fino al 25 aprile, presso la Galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio.
Ha voluto portare a Roma il suo mondo, la sua arte…il sapore della sua vita.

Violante, portoghese, ha respirato da sempre l’impegno e la poesia degli anni che ha trascorso accanto ad un padre noto ed ammirato ovunque, e ha respirato la passione degli anni giovanili, delle lotte studentesche di opposizione alla dittatura e alla guerra coloniale che ha vissuto il suo Paese.

Impegno e passione civile che riverbera ora nella sua pittura, ancorchè animata da un lungo soffio di quella poesia che colora i giorni della serenità.
Come biologa consegna alla fantasia le sue conoscenze e trasmette direttamente alle tele il calore e il colore che albergano il suo cuore.

L'improbabile mondo di AliceL'improbabile mondo di Alice

Non ingannino le tinte tenui, gli orizzonti sfumati, i paradisiaci habitat; essi evocano qualcosa di strettamente personale, di progetti non finiti, di albe non compiute…sospese; e bene ne coglie il senso Giulia Lanciani nel presentare il catalogo della mostra: “Una pittura che si muove in perenne irrequietezza, tra illusione, speranza, frustrazione, alimentata dal desiderio – utopico – di un mondo migliore, e l’immediata presa di coscienza della sua impraticabilità, del suo fallimento o nel migliore dei casi della sua improbabilità. Come improbabile è, ad esempio, prefigurare il futuro di un mondo in cui le differenze razziali e culturali siano abolite di fronte alla contemplazione estatica( ed estetica) di una bellezza primordiale che attinga dall’universo qualcosa di nuovo e di unico ( si veda ‘L’improbabile mondo di Alice’ – in cui animali diversi convivono in apparente, ma in sostanza ambigua, armonia – simbolo dell’ingannevole apertura verso tutto ciò che è estraneo, in verità pura avversione per il ‘diverso’ che avvelena l’Europa, e la inaridisce).

L'improbabile mondo di AliceL'improbabile mondo di Alice

Se frustrazione aleggia intorno all’artista, non meno invade i cuori di quanti sentano una responsabilità verso le pieghe del nostro tempo: Ciascuno faccia ricorso alla propria attitudine, alla consapevolezza del proprio credo, alla volontà che muove il pensiero e l’azione….la forza che trascina nel baratro, il vortice che inghiotte le coscienze sono oggi meno segrete e ogni giorno appaiono più chiare ai nostri orizzonti che siano…l’utopia di un mondo migliore è a portata di mano di ciascuno…e Violante è già da tempo al lavoro con le proprie efficacissime armi.

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